di Armando Borrelli
La Juventus è tra le sette squadre che possono fregiarsi della possibilità di dire di essere a punteggio pieno dopo i primi 180’.
Due prestazioni differenti quelle offerte dagli uomini di Thiago Motta, che però sembrano potersi seriamente candidare per poter rientrare tra le otto che potranno saltare lo spareggio ed accedere direttamente agli ottavi di finale.
Oltre ai risultati, convince infatti la maniera in cui i bianconeri sono riusciti a ottenerli: controllando il match contro il PSV, in cui, probabilmente, l’unica nota stonata è stata la rete incassata da Salibari al 93’, e dimostrando grande forza di volontà e coraggio alla “Red Bull Arena” di Lipsia, rimontando per due volte lo svantaggio – nonostante gli infortuni di Bremer e Nico Gonzalez e, per il 2-2, nonostante anche l’inferiorità numerica scaturita dal rosso a Di Gregorio – e riuscendo addirittura a trovare anche la rete del 2-3 che è valsa punti importantissimi per la classifica.
Il calendario propone poi scontri tutt’altro che impossibili – fatto esclusione forse solo per il Manchester City che però, come dimostrato dall’Inter, può essere contenuto – con Vlahovic e compagni che avranno certamente la possibilità di rimpinguare la classifica.
A quota quattro, troviamo l’Inter, che, dopo essere uscito indenne dall’”Etihad Stadium” di Manchester contro il City fermando Haaland e compagni sullo 0-0 – con i Citizens che andavano sempre in gol in Champions in casa dal marzo 2022 -, ha archiviato la pratica casalinga contro lo Slavia Praga con un netto quanto convincente 4-0, dimostrando grandi capacità offensive e inserendo a tabellino ben quattro marcatori differenti.
Tuttavia, il calendario degli uomini di mister Inzaghi non è molto facile: dopo la prossima sfida esterna contro lo Young Boys (che dovrebbe essere superata facilmente), troviamo un trittico composto dai confronti del “Meazza” contro Arsenal e Lipsia, seguiti dalla trasferta tedesca di Leverkusen, nei quali si delineeranno certamente possibilità e ambizioni di passaggio diretto agli ottavi, con i match di gennaio contro Sparta Praga e Monaco che potrebbero diventare fondamentali per stabilizzare o migliorare il posizionamento.
Anche l’Atalanta si trova a quattro punti dopo i primi due incontri, con il pareggio casalingo a reti bianche contro l’Arsenal – non senza rimpianti a causa del rigore parato da Raya a Retegui – seguito dall’importante vittoria per 0-3 maturato sul neutro di Gelsenkirchen contro lo Shakhtar Donetsk, in cui i calciatori di Gasperini avrebbero forse potuto massimizzare ancor di più se non avessero trovato il palo a fermare Zappacosta.
Il calendario della “Dea” – che finora ha affrontato solo squadre di seconda fascia, la stessa in cui era inserita – non presenta grossissimi pericoli dalla terza e quarta, ma sicuramente regalerà match importanti dalla prima, con il match della terz’ultima giornata contro il Real Madrid di Ancelotti, già affrontato in SuperCoppa Uefa con vittoria dei blancos, al “Gewiss Stadium” e la trasferta a Barcellona nell’ultima giornata che saranno quasi certamente decisive per poter accedere direttamente agli ottavi.
Il Bologna mancava dalla massima competizione europea dal lontanissimo 1964/65 ma è comunque già riuscito a muovere la classifica in questa “League Phase” grazie al pareggio senza gol contro lo Shakthar Donetsk del “Dell’Ara” – per il quale va sentitamente ringraziato Skorupski per aver neutralizzato a Sudakov un calcio di rigore dopo soli 4’ -, con i rossoblù che non hanno affatto sfigurato nel prestigioso palcoscenico dell’”Anfield Road” di Liverpool, cedendo sì il passo ai padroni di casa per due reti a zero, ma al contempo creando più occasioni totali da gol. Per gli uomini di Italiano sarà certamente difficile riuscire a guadagnare punti contro le squadre di prima fascia (l’altro incontro sarà in casa contro un Dortmund che si è rivelato essere finora uno schiacciasassi), ma potrebbe avere la possibilità di muovere la classifica negli altri incontri casalinghi rimasti contro le francesi Monaco e Lille e riuscire anche a strappare qualche punto nelle trasferte di Lisbona contro Sporting e Benfica, per cercare di tenere vive le speranze di ottenere quantomeno l’accesso agli spareggi.
Chi ha deluso probabilmente più di tutte – e non solo per i punti raccolti, ma anche per le prestazioni fornite – è stato il Milan, uscito con le ossa rotte da entrambi i match disputati. E pensare che il percorso nella competizione era cominciato con il piede migliore, con Pulisic che aveva rotto la resistenza del Liverpool facendo esultare San Siro, ma poi la situazione si è messa subito male: dapprima gli inglesi hanno ribaltato il punteggio con un netto 1-3 (con Maignan e Torriani che hanno dovuto provare ad opporrsi a ben 12 tiri in porta) poi a Leverkusen ha subito un’altra sconfitta per 1-0 a causa del gol di Boniface, con i tedeschi che hanno messo nuovamente a nudo le problematiche difensive della squadra di Fonseca. Nulla è certamente ancora perduto per i “Diavoli”, che dovranno però certamente trovare il modo di cambiare marcia: il calendario da ora in poi sembra essere tutt’altro che malvagio – fatta eccezione per la trasferta di Madrid contro il Real dell’ex Ancelotti – con le sfide casalinghe contro Brugge, Stella Rossa e Girona che sono certamente abbordabili, così come le sfide esterne di Bratislava e Zagabria. Forse l’accesso diretto agli ottavi non sarà possibile, ma i rossoneri dovrebbero riuscire a ottenere quantomeno l’accesso agli spareggi.