Dopo 3 turni si può fare una prima analisi di un girone che durerà solo 8 giornate, che quindi ha già espresso qualche verità. Innanzitutto dobbiamo sorprendentemente parlare di più di una sorpresa che ha fatto capolino in un Olimpo che si pensava a tenuta stagna. Si parla di alcune piccole crisi che riguardano club blasonati che sono già costretti a rincorrere. Se scorriamo la classifica notiamo che dal nono al dodicesimo, cioè fuori attualmente dalle promosse dirette agli ottavi e quindi costrette agli spareggi, sono ferme 4 pretendenti al titolo, parliamo di corazzate come Arsenal, Barcellona, Borussia e Real Madrid, le ultime due appena uscite da un pirotecnico scontro e finaliste solo lo scorso 31 maggio col successo degli spagnoli di Carlo Ancelotti. Ma ci sono altre nobili in acque ancor più difficili, parliamo di Juventus 14esima, Paris 19esimo, Bayern 23esimo, Milan 25esimo e Atletico Madrid 27 esimo. Da notare che le ultime due, al momento, sarebbero addirittura escluse dalla competizione. Di fronte a queste ritardatarie, logico il contrappasso di alcune sorprese più che positive. In primissimo piano il leader del torneo, quell’Aston Villa magistralmente costruito dal grande artigiano basco Emery che guida il terzetto inglese al comando assieme a Liverpool e City. E in grande spolvero anche il calcio transalpino che, ai problemi del leader nazionale Psg, contrappone le sorprendenti Brest, debuttante assoluto nella competizione, e il Monaco di Hutter che occupa un confortante quarto posto. Non male i portoghesi che, con 2 rappresentanti, occupano ottavo e tredicesimo posto. Male invece i cugini spagnoli che, forti di 3 club sulla carta molto competitivi, attualmente non hanno nessuna squadra tra le otto. Benino ma non benissimo la Germania col Leverkusen sesto ma il molto considerato Bayern staccato e non bene neppure i vicecampioni del Dortmund, sufficiente uno Stoccarda maramaldo a Torino che ha già affrontato due trasferte molto difficili mentre il Lipsia per ora non sembra confermare in Europa la brillantezza del campionato. Male male anche il calcio del Belpaese che fa immaginare come episodico l’exploit della scorsa edizione. Solo i campioni sono miracolosamente nei primi otto slot, con Atalanta e Milan fuori dai sedici, quest’ultimo anche dai 24 e un Bologna che finora si è dimostrato inadeguato alla contesa. Nella previsto difficoltà degli altri movimenti va sottolineato la debacledi quello austriaco con 2 formazioni incapaci di fare un solo punto in 3 partite ciascuno. Così così gli olandesi mentre degli altri note positive solo dai croati della Dinamo e dai ceki dello Sparta che provano un difficile inserimento negli spareggi. Un cenno ai gol con il Real che guida con 12 segnature davanti alla coppia tedesca Borussia e Bayern a quota 10. Ancora 4 le difese imbattute con la coppia inglese City/Arsenal e quella italiana delle due squadre nerazzurre. Un italiana anche fra le squadre ancora senza reti, il Bologna in triste compagnia della Shakhtar, con cui si è diviso il triste punticino, e con loro il Salisburgo e lo sfortunato Young Boys autore comunque di una buona prova mercoledì con l’Inter. Alla voce solista spicca Henry Kane con 5 reti all’attivo, avanti al sorprendente Rapinha con 4 e un folto gruppo con 3 tra cui i fenomeni Haaland, Vinicius e Levandowski e gli emergenti David, Guirassy e Gittens. Al prossimo turno, a metà esatte del girone, un più ampio e approfondito screening.
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