
Aston Villa (13)-Celtic (12)
Nel derby britannico con tanto in palio, gli inglesi hanno ancora speranze di accesso alla “Top 8” dopo un percorso fatto di quattro vittorie (importanti quelle contro contro le compagini di prima fascia Bayern Monaco e Lipsia, anche se i tedeschi si sono dimostrati carenti nella competizione), un pareggio e due sconfitte (entrambe pesanti perché giunto contro squadre di medio-bassa urna come Brugge e Celtic), con quest’ultime che hanno un po’ rovinato i piani degli uomini di Emery che non saranno padroni del proprio destino. Gli scozzesi invece (tre successi, altrettanti segni “X” e una sola sconfitta, ossia quella pesantissima per 7-1 in casa del Dortmund) potranno affrontare con relativa leggerezza il match, dato che hanno già la certezza di far parte dei playoff ed è praticamente impossibile raggiungere la “top 8”.
Bayern Monaco (12)-Slovan Bratislava (0)
Ci aspettavamo sicuramente di più dagli uomini di Komapny, che hanno lasciato davvero tantissimi punti per strada a causa delle tre sconfitte (Aston Villa, Barcellona e proprio all’ultima giornata contro il Feyenoord) che hanno rovinato un percorso che sarebbe stato altrimenti perfetto, con goleade su Dinamo Zagabria e Shakhtar (rispettivamente 9-2 e 5-1) e vittorie di misura e senza reti incassate nei match più probanti contro Benfica e Paris SG.
Cosa dire sullo Slovan? Ci si aspettava davvero poco di più dai celesti, che avrebbero potuto portare via almeno qualche pareggio, ma si avviano a chiudere il percorso con un triste zero in classifica.
Brest (13)-Real Madrid (12)
Si candida sicuramente per essere un match molto interessante quello tra Brest e Real Madrid, con i francesi che – incredibilmente rispetto ai pronostici iniziali – si trovano un punto sopra agli spagnoli.
Gli uomini di Roy hanno saputo capitalizzare al massimo le partite contro le squadre di terza e quarta fascia, pareggiando poi a sorpresa per 1-1 contro il Leverkusen e cedendo il passo solo a Barcellona (3-0 blaugrana) e Shakhtar, con grande rammarico proprio per questo ultimo risultato che, fosse stato diverso, avrebbe potuto dare ai “pirati” possibilità di iniziare l’ultima giornata addirittura in “top 8”.
I calciatori di Ancelotti hanno invece condiviso il percorso con altre compagini che non hanno saputo fare le “formichine”, andando incontro a sole vittorie o sconfitte: e così i “blancos” hanno ceduto il passo a Lilla (1-0), al “Bernabeu” contro il Milan per 1-3 e ad “Anfield” per 2-0, ottenendo vittorie – spesso in rimonta come il clamoroso 5-2 rifilato al Dortmund – che li portano comunque già in posizione certa di playoff e con l’obiettivo di ottenere quantomeno la posizione da testa di serie, dato che le prime otto posizioni sembrano ormai impossibili da raggiungere.
Dinamo Zagabria (8)-Milan (15)
La Dinamo, dopo un ovvio da film horror nel 9-2 subito contro il Bayern Monaco, tiene vive residue speranze di accesso ai playoff, ma ha avuto finora un percorso tutt’altro che continuo e che, soprattutto, non l’ha mai vista a punti contro squadre di prima o seconda fascia (oltre alla già citata sconfitta in terra tedesca, i croati hanno ceduto il passo a Dortmund e Arsenal), ottenendo gli otto punti solo grazie a punteggi favorevoli contro quelle di pot basse. Per non essere già eliminati, gli uomini ora allenati da Fabio Cannavaro (subentrato dopo l’esonero di Bjelica, che aveva già rimpiazzato Jakirovic, dopo un breve interregno di Perkovic) dovranno farlo battendo un Milan che non ha la certezza di rimanere in “top 8” con un pareggio – poiché altre squadre potrebbero vincere e ovviamente migliorare la propria differenza reti, scavalcando così i rossoneri – e quindi i calciatori Conceicao saranno chiamati a dare il massimo al fine di non perdere la ghiotta occasione di evitare il playoff, che sarebbe il coronamento di un percorso che, dopo un avvio shock a causa delle sconfitte contro Liverpool e Bayer Leverkusen, è andato in netta ripresa grazie alle cinque vittorie conquistate nei turni successivi, tra cui va certamente segnalata quella del “Bernabeu” contro il Real Madrid.
Dortmund(12)-Shakhtar (7)
Altra squadra da cui ci si aspettava di più è certamente il Borussia Dortmund, che, come le altre, ha avuto un andamento altalenante e ha perso ghiottissime occasioni per trovarsi più in alto. Dopo un inizio estremamente positivo – con le vittorie per 0-3 in casa del Brugge e il netto 7-1 casalingo sul Celtic – la squadra dell’ormai ex allenatore Sahin ha vissuto la prima vera svolta negativa al “Bernabeu”, quando, al 60′ in vantaggio di due reti, si è fatta rimontare e ribaltare fino al 5-2. La marcia sembrava essere ripresa con il risicato 1-0 sullo Sturm Graz e lo 0-3 di Zagabria, ma la sconfitta in terra tedesca per 2-3 contro il Barcellona e soprattutto il 2-1 incassato dal Bologna al “Dall’Ara” hanno fatto precipitare i gialloneri in quattordicesima posizione, con ambizioni minime di “top 8” e la necessità di vincere per mantenere una posizione da testa di serie nei playoff.
Con tutte le difficoltà del caso, lo Shakhtar ha fatto la sua discreta figura in questa Champions, togliendosi anche la soddisfazione di battere Young Boys e Brest, oltre al pareggio contro il Bologna e, tecnicamente, non è ancora matematicamente eliminata: vincere e sperare in un mancato risultato positivo di due delle squadre a quota otto e dieci potrebbe addirittura permettere un insperato aggancio finale alla zona playoff.
Girona (3)-Arsenal (16)
Il Girona arrivava nella competizione come “Cenerentola” e tale è stata: sei sconfitte, il solo successo contro lo Slovan Bratislava e la soddisfazione di aver perso solamente di misura contro squadre della caratura di Paris SG, Liverpool e Milan rendono certamente meno amaro il boccone da masticare per la squadra di Michel.
Contro c’è ora però un Arsenal che ha bisogno di almeno un punto per essere certo di rimanere tra le migliori otto: i “Gunners”, dopo lo 0-0 all’esordio contro l’Atalanta, hanno sfruttato a pieno il doppio turno casalingo per battere Paris SG e Shakhtar, prima di incappare nell’unica sconfitta, quella per 1-0 del “Meazza” contro l’Inter. Da allora gli uomini di Arteta hanno però ingranato ancor di più la marcia, con il netto 1-5 in casa dello Sporting seguito dai due 3-0 maturati all'”Emirates” su Monaco e Zagabria che gli permetteranno di affrontare questo match con relativa tranquillità.
Juventus (12)-Benfica (10)
Sfida molto interessante quella tra bianconeri ed encarnados.
I calciatori di Motta, dopo l’ottimo avvio con i sei punti messi in cascina grazie al 3-1 sul PSV e il rocambolesco 2-3 in casa del Lipsia, hanno subito l’inaspettata battuta di arresto allo “Stadium” contro lo Stoccarda, per poi essere travolti dalla “pareggite” (1-1 a Lilla, e due 0-0 in casa dell’Aston Villa e Brugge), interrottasi solo per il fondamentale match casalingo vinto 2-0 sul Manchester City; nonostante ciò, mantengono speranze di accesso quantomeno da testa di serie agli spareggi e attenzione al posizionamento, perché, attualmente, ci sarebbe un rischioso scontro con il Real Madrid.
La squadra portoghese aveva invece approcciato benissimo la competizione, vincendo 1-2 a Belgrado e con un netto 4-0 casalingo all’Atletico Madrid, ma poi qualcosa si è rotto nei meccanismi della squadra di Bruno Lage, che è stato fermato prima dal Feyenoord al “da Luz” e poi per 1-0 a Monaco di Baviera. Il match emozionante vinto per 2-3 a Montecarlo è stato solamente un piccolo bagliore, perché lo 0-0 casalingo contro il Bologna e il clamoroso 4-5 maturato tra le mura amiche contro il Barcellona (con le “Aguias” che erano in vantaggio per 4-2 al 68′) hanno fatto in modo che la squadra si trovi adesso a quota dieci, quasi con l’obbligo di vincere per essere sicura di ottenere gli spareggi e provare a salvare la situazione.
Lilla (13)-Feyenoord (13)
Incontro tra squadre che hanno dimostrato di sapere come fare a battere le grandi, entrambe a quota 13.
Eppure il Lilla aveva iniziato la competizione con la sconfitta per 2-0 in casa dello Sporting, prima però di inanellare una serie di ben cinque risultati utili consecutivi: dopo aver “matato” per 1-0 in Francia il Real Madrid e per 1-3 al “Mertropolitano” l’Ateltico, i calciatori di Genesio hanno impattato 1-1 contro la Juventus, piazzando altre due vittorie (1-2 al “Dall’Ara” sul Bologna e 3-2 casalingo allo Sturm Graz), con la sconfitta per 2-1 ad “Anfield” che ha fermato una corsa (quasi) perfetta.
Il Feyenoord aveva iniziato ancora peggio, con un 0-4 pesantissimo subito dal Leverkusen, per poi però massimizzare il doppio turno esterno a pieno, grazie ai 2-3 e 1-3 rispettivamente contro Girona e Benfica. Il “de Kuip” rimane stregato anche contro il Salisburgo (1-3 in favore degli austriaci), poi i biancorossi trovano la giusta convinzione: all'”Etihad” il parziale è di 3-0 per il Manchester City al 53′, ma Gimenez e compagni riescono ad acciuffare il 3-3 al 90′ e andare vicinissimo anche al quarto gol nel recupero. Il resto è storia recente, con i tifosi olandesi che possono finalmente festeggiare anche in casa per il 4-2 sullo Sparta Praga e un incredibile quanto inaspettato 3-0 sul Bayern Monaco, che permette di tenere vivi i sogni di spareggio.