Girona-Feyenoord: 2-3
19′ Lopez (G) – 23′ Herrera (G) autogol – 33′ Milambo (F) – 73′ Van de Beek (G) – 79′ Krejci (G) autogol
Spettacolarità: 65/100
Il Girona, dopo aver regalato la vittoria al 90’ al Paris SG nel turno precedente, si fa nuovamente del male da solo contro il Feyenoord, facendosi due autogol che risulteranno essere decisivi per la sconfitta finale. L’inizio sembra essere promettente con i primi venti minuti che sono solo di marca biancorossa e vantaggio firmato dall’ex Napoli Lopez su una mischia su sviluppi di angolo battuto da Tsygankov – che dovrà lasciare il campo per infortunio al 29’ -, ma prima lo sfortunato autogol di petto di Herrera al 23’, dopo il colpo di testa di Timber su una punizione calciata dalla destra da Paixao, e poi un errore in fase di costruzione al 33’, con Milambo che batte Gazzaniga sfruttando il filtrante di Paixao, fissano il parziale sull’1-2 al duplice fischio, che sarebbe potuto essere addirittura peggiore se il portiere argentino degli spagnoli – dopo aver sbagliato un passaggio e aver costretto Martin al fallo da rigore su Timber – non fosse riuscito ad ipnotizzare Ueda al 36’. Nella ripresa gli uomini di Michel sono anche sfortunati: al 50’ si vedono annullare (correttamente) dal VAR il 2-2 trovato grazie all’autorete di Hancko per una precedente posizione di offside di van de Beek, mentre al 68’ Miovski prima si fa stendere in area ma poi si fa parare da Wellenreuther il tiro dagli undici metri. Quando tutto sembra mettersi meglio, con il pareggio al 73’ di van de Beek – che insacca dopo una percussione di Danjuma -, un nuovo patatrac sconvolge i catalani, con il cross basso di Carrasco che viene deviato imparabilmente da Krejci nella propria porta. Gli olandesi riescono a conservare il risultato fino al triplice fischio, conquistando un successo importante, dopo la sconfitta per 0-4 subita in casa contro il Leverkusen nella prima giornata.
Aston Villa-Bayern Monaco: 1-0
79′ Duran
Spettacolarità: 70/100
Sotto lo sguardo del Principe William l’Aston Villa conquista la seconda vittoria consecutiva in questa Champions avendo la meglio, a sorpresa, sul Bayern Monaco. Martinez è costretto già al 4’ a superarsi su una conclusione dal limite di Kimmich che aveva attraversato tante gambe, poi i “villains” si fanno vedere con una zuccata alta di Watkins al 12’ e al 22’ troverebbero il vantaggio in mischia con Pau Torres, invalidato però per una posizione precedente di offside di Ramsey, che pochi giri di lancette più tardi abbandona il campo per un infortunio muscolare. Martinez interviene anche al 37’ su una punizione di Kimmich e due minuti più tardi si supera su un tiro da fuori di Olise al 39’, prima del termine della prima frazione. Il Bayern chiede un rigore per un tocco di mano di Konsa (in maniera eccessiva, dato che il pallone aveva toccato prima il corpo del terzino inglese sul cross di Pavlovic), poi, quando la partita sembra andare verso lo 0-0, al 79’ è Duran – il colombiano che in questa stagione trova il gol quasi ogni volta che entra in campo – viene lanciato in profondità da Pau Torres, vede Neuer al limite dell’area di rigore e lo batte con un mancino precisissimo. I tedeschi non ci stanno e, dopo alcune conclusioni imprecise e di semplice amministrazione per Martinez, costringono il portiere campione del Mondo agli straordinari nei minuti di recupero, con Gnabry e Kane che si vedono negare la gioia del possibile pareggio.
RB Lipsia-Juventus 2-3
30′-65′ Sesko (L) – 50′-68′ Vlahovic (J) – 82 Conceicao (J)
Spettacolarità: 85/100
Grandissimo spettacolo quello proposto dalle due squadre al “Red Bull Arena”, con il 2-3 finale che permette alla Juventus di trovare il secondo successo in questa fase campionato di Champions League e lasciare a zero il Lipsia. La partita inizia malissimo per i bianconeri che dopo poco più di dieci minuti sono costretti a sostituire Bremer e Gonzalez per infortuni, sfruttando due slot, e con lo svantaggio che giunge allo scoccare dell’ora di gioco in maniera rocambolesca: il tiro di Fagioli viene sporcato da Vlahovic trovando l’attentissima opposizione di Gulacsi, poi, sulla ripartenza, Openda lancia Sesko che, anche per una marcatura un po’ blanda di Cambiaso, scocca un mancino potentissimo che scheggia la parte inferiore della traversa prima di infilarsi alle spalle di Di Gregorio. La Juventus non ci sta, reclama un calcio di rigore al 36’ per un intervento in ritardo di Lukeba su Vlahovic (che non viene nemmeno revisionato al VAR) e dopo i tiri imprecisi di Fagioli e Conceicao nei minuti di recupero del primo tempo, impattano prima il palo con Koopmeiners al 49’ e poi insaccano il pareggio con Vlahovic al 50’, con una splendida girata mancina di prima intenzione su un cross dalla sinistra di Cambiaso. Il Lipsia reagisce immediatamente con il palo di Openda e il colpo di testa alto di Sesko, poi la partita sembra trovare una svolta decisiva: al 58’ l’arbitro, richiamato dal VAR, vede il tocco di mano di Di Gregorio fuori dall’area di rigore e lo espelle; Motta, già costretto ad utilizzare due slot per gli infortuni del primo tempo, si gioca l’ultimo slot per inserire Perin e Douglas Luiz per Yildiz e Savona, ma sulla punizione seguente di Xavi Simons è proprio Douglas Luiz a toccare il pallone con la mano e, dopo altra revisione al VAR, viene decretato il rigore realizzato da Sesko per il 2-1. Sotto di un gol e di un uomo, probabilmente nessuno avrebbe mai creduto che i bianconeri potessero recuperare il match, e invece succede quello che (quasi) nessuno credeva possibile: al 68’ Vlahovic si inventa uno spettacolare tiro a giro dal limite che non lascia scampo al portiere locale, poi, dopo una doppia occasione fallita da Openda (di cui un ulteriore palo) al 71’ e un intervento decisivo di Kalulu su un tiro a botta sicura di Nusa al 79’, quando il cronometro segna il minuto 83 Conceicao segna il 2-3 al termine di una splendida azione personale con decisiva deviazione di Lukeba sul tiro. La partita scorre con i tedeschi che continuano a spingere sull’acceleratore per tutti i minuti rimanenti, compresi i nove di recupero, trovando però sempre attenti i difensori juventini, con menzione particolare che va fatta certamente a Kalulu – presente con una sgroppata anche nell’azione del 2-3 – e anche a Perin, che si fa trovare sempre pronto quando il pallone giunge dalla parti delle sue mani, soprattutto al 96’ su Sesko e al 100’ sulla zuccata di Orban da due passi.
Sturm Graz-Brugge 0-1
23′ Tzolis
Spettacolarità: 40/100
Poco, pochissimo Graz sul neutro del Worthersee Stadion di Klagenfurt, con il Brugge che controlla in lungo e in largo la partita e ha le occasioni più ghiotte, meritando a pieno la vittoria finale. Nel primo tempo gli ospiti sbloccano il match al 24’ con un gran tiro a giro di Tziolis che, dopo un bacino al palo, gonfia la rete alle spalle di Scherpen, mentre gli austriaci si rendono pericolosi solo con un tiro centrale al 26’ di Camara facilmente controllato senza patemi da Mignolet e un tentativo di Yalcouye deviato da un difensore lontano dalla porta alla mezz’ora. Nella ripresa il Brugge torna a cercare la rete, con Scherpen che deve opporsi poco prima dell’ora di gioco prima a Tzolis e poi a Jutglà, con l’autore del gol che continua a cercare la doppietta trovando anche le respinte dei difensori per salvare lo 0-1 e tenere vive le piccole speranze di pareggio che però non perverrà mai.
Shakhtar Donetsk – Atalanta: 0-3
21′ Djimsiti – 44′ Lookman – 48′ Bellanova
Indice spettacolo 60/100
Un’altra gara senza storia nel secondo turno della fase campionato della Nuova Champions, e sono davvero un po’ troppe per non rimanere delusi da questo inizio del principale torneo continentale. L’Atalanta merita comunque il massimo degli elogi per come si impadronisce del match dopo pochi minuti e lo domina in lungo e largo, andando ben oltre i 3 gol segnati. Con 4 bei punticini in classifica gli orobici accarezzano il sogno dei primi otto posti per migliorare il loro status europeo che gli vale, per ora, il 20esimo posto nel ranking. Gli ucraini chiudono la doppia sfida alle squadre italiane con un solo punto dopo aver saggiato la ben diversa caratura della Dea rispetto al Bologna. Sarà dura per gli ucraini scampare all’eliminazione dopo la fase campionato ma, vista la situazione non si può, in questo momento, chiedere di più.
Liverpool – Bologna: 2-0
11′ Mac Allister – 75′ Salah
Indice spettacolo 65/100
Secondo pronostico il classico 2/0 di Anfield coi padroni di casa che si mantengono a punteggio pieno e navigano verso una probabile qualificazione diretta agli ottavi. Match che però ha messo a nudo anche qualche problemino per la squadra di Slot che la truppa di Vincenzo Italiano è stata brava a spaventare più di una volta. Punteggio quindi non cristallino anche se il, notevole, maggior tasso tecnico dei Reds è stata la chiave che ha fissato la gara. Esce a testa alta il Bologna che ha scandito trame interessanti che hanno coinvolto l’intero gruppo a riprova di una squadra che, persi i big principali, si deve affidare al collettivo. Naturalmente i felsinei pagano anche lo scotto del noviziato e quindi il loro cammino verso gli ottavi si conferma difficile ma la partita di ieri, più di quella d’esordio, ha acceso una piccola fiammella di speranza.
Lilla – Real Madrid: 1-0
45+3′ David
Indice spettacolo 60/100
Clamorosa sconfitta dei detentori del titolo sul campo Pierre Mauroy dove divengono più definite le ombre che avevano avvolto la squadra di Ancelotti anche nel debutto casalingo. Fa fatica il Real che scende in campo con una formazione di fortuna e finisce con Antonio Rudiger in attacco. Proveniente dalle qualificazioni la squadra già di Fonseca trova la sua serata fortunata e col suo giocatore migliore fissa, su rigore, un risultato davvero sorprendente. Per i blancos un inaspettato passo falso che non inficia certo le, ampie, possibilità di entrare tra le 8, per i Francesi una grande serata sul campo amico con un risultato che, dopo la sconfitta all’esordio, porta una dose di entusiasmo per provare ad andare oltre questa fase.
Benfica – Atletico Madrid: 4-0
13′ Akturkoglu – 52′ Di Maria – 75′ Bah – 84′ Kokcu
Indice spettacolo 65/100
Incredibile show al Da Luz di una formazione portoghese che si mantiene in testa alla classifica puntando senza indugio ai primi 16 posti finali. Caporetto senza appello per i ragazzi di Simeone incappati in una serata da incubo e travolti dai cugini lusitani in un altro match a sorpresa ieri sera. Punteggio severo che, naturalmente, può anch’esso incidere sulla classifica finale. I colchoneros escono davvero male da questa serata ma possono consolarsi per una classifica che ancora li premia anche se, forse, devono abbandonare le speranze di una qualificazione direttaDinamo Zagabria – Monaco 1/0Indice spettacolo 35/100 ( campo molto faticoso). Si fa fatica a giocare al calcio su un campo come quello in cui si sono affrontate Dinamo e Monaco. Comunque si deve apprezzare la reazione dei croati dopo la figuraccia dell’esordio e la tempra dei monegaschi che hanno riacciuffato per i capelli un pari che potrebbe rivelarsi molto utile quando si faranno i conti della fase campionato. Doppio vantaggio dei padroni di casa e doppia rimonta della squadra di Hutter che era reduce dall’importante successo contro il barca. Con 4 punti i biancorossi puntano ai primi 16 posti mentre la Dinamo non accampa alcuna speranza di superare questa fase.
Bayer Leverkusen – Milan: 1-0
51′ Boniface
Indice spettacolo 80/100
Davvero interessante il match della Bay Arena che ha prodotto un solo gol ma innumerevoli occasioni, spesso create da azioni ben orchestrate dalle due squadre. Squadre che si sono chiaramente divise due fasi diverse del match : nella prima, sul punteggio iniziale, le aspirine hanno fatto sfoggio del loro gioco brillante, innestato da calciatori di livello superiore come Florian Wirtz e il catalano Alex Garcia o dall’impatto fisico devastante come il nigeriano Boniface. Grande la spinta dei tedeschi sino al gol del suo bomber con svariate occasioni e un gol sfortunatamente annullato allo stesso centravantone. In questa fase il Milan si è dimostrato troppo passivo e ha faticato alquanto a difendere la porta del sempre ottimo Maignan. Ma i rossoneri dopo la rete hanno rovesciato le parti costringendo i tedeschi ad una strenua difesa del loro piccolo vantaggio e rischiando più volte il pareggio. Qui i milanisti hanno dimostrato tutta la loro forza, sfoderando un forcing orchestrato da un grande Fofana che ha messo alle strette una squadra di alto livello come i campioni tedeschi. La rete non è arrivata e dopo due match la squadra di Fonseca ha una classifica davvero impietosa ma da questa gara, dopo il derby, può trovare la forza di agguantare un posto tra i 16.
Stoccarda – Sparta Praga: 1-1
7′ Millot (ST) – 32′ Kairinen (SP)
Indice spettacolo 40/100
Davvero deludenti i biancorossi di casa che dopo l’ottimo debutto in casa Real, da cui sono comunque usciti a mani vuote, mancano completamente il match di debutto alla MhpArena. Probabilmente troppo tesi all’inizio, i tedeschi si sono fatti imbrigliare dalle ottime trame di un valido Sparta che ha sfiorato un paio di volte il vantaggio prima di capitolare alla prima vera azione dei padroni di casa, passati in vantaggio sul colpo di teste di Enzo Millot. Ma proprio qui la squadra di Hoeness è mancata non riuscendo a gestire un match che si era messo al meglio e subendo l’inopinato pareggio su un colpo di biliardo di Kairinen. Da qui un focoso ma arruffato arrembaggio che ha prodotto solo corner e nessun gol. A questo punto per lo Stoccarda si fa difficile raggiungere i 16 e si dovrà comunque fare meglio per raggiungere i 24. Ambizione che ha questo può avere anche la squadra ceka che dopo il brillante debutto casalingo gestisce bene anche la prima trasferta. 4 punti in classifica e l’obiettivo di aggiungerne altri 6 nelle prossime altrettante partite per raggiungere un insperato spareggio. Stesso obiettivo per i tedeschi che però di punti ne devono aggiungere 9. Non facile giocando come ieri
Barcellona – Young Boys: 5-0
8′-51′ Lewandowski – 34′ Raphinha – 37′ Martinez – 81′ Camara (autogol)
Indice spettacolo 50/100
Dura fare vero spettacolo calcistico quando una squadra gioca praticamente da sola. Solo un buon allenamento per il Barca che, dopo il disgraziato debutto, mette a referto i primi 3 punti di una lunga serie. Show a Montjuic del vecchio campione polacco che trova avversari teneri anche per la sua bocca ormai sdentata e rimpolpa il suo, già abbondante, score di reti segnate in Champions. Niente da dire sulla squadra di Berna se non che il movimento calcistico svizzero, certamente in buona salute negli ultimi anni, fa davvero una brutta figura presentando al massimo proscenio una squadra davvero non all’altezza.
Slovan Bratislava – Manchester City: 0-4
8′ Gundogan – 15′ Foden – 58′ Haaland – 74′ McAtee
Indice spettacolo 40/100
Purtroppo, e sottolineo purtroppo, per ora quando si affrontano una delle favorite al titolo e una squadra proveniente dai preliminari, non c’è alcun match. Troppo netto il divario e l’Uefa dovrà lavorare su questo : la SuperChampions non si può permettere la presenza di squadre materasso nel GironeUnico ! Detto questo solo una sgambata per gli uomini di Pep che, al minimo dei giri, scherzano contro una squadra slovacca troppo modesta per partecipare a questo torneo.
Salisburgo-Brest: 0-4
24′-70′ Sima – 66? Camara – 75′ Pereira Lage
indice spettacolo: 50/100
Quando abbiamo presentato il Brest in questa Champions League avevamo detto che l’obiettivo sarebbe stato quello di togliersi qualche soddisfazione e ottenere qualche punto: beh, dopo 180 minuti possiamo dire che i francesi ci siano già riusciti e adesso, per il gioco espresso finora, possano anche candidarsi seriamente a un posto per gli spareggi.
La partita degli uomini di Roy non è di quelle che fanno stropicciare gli occhi, con il risultato che è frutto della (quasi) perfezione offensiva (cinque tiri in porta e quattro reti fatte) e una buona fase difensiva, cui si è aggiunto un perfetto Bizot, che ha subito una rete – annullata giustamente dal VAR – solamente quando disturbato da un fuorigioco attivo di Gourna-Douath.
Escono invece tra i fischi della “Red Bull Arena” gli uomini di Lijnders, autori di una prestazione pessima – soprattutto il portiere Blaswich, tutt’altro che incolpevole su praticamente tutti i gol incassati – che sono stati sì capaci di creare occasioni offensive, ma hanno lasciato praterie immense ai “pirati”, che hanno potuto colpire in contropiede in occasione dei primi due gol – Sima al 24′ e Camara al 66′ -, e poi appesantire il passivo con il tap-in realizzato ancora una volta da Sima al 71′ (su una pessima respinta centrale di Blaswich su un tiro dalla distanza di Magnetti) e il rasoterra chirurgico dal limite dell’area di Lage, con palla che si infila tra primo palo e mano del portiere locale.
Arsenal-Paris SG: 2-0
20′ Havertz – 35′ Saka
indice spettacolo: 60/100
Entrata in calendario come uno dei top-match di questa seconda giornata, dopo una prima fase di studio, la partita si stappa al 20′ con la zuccata di Havertz che batte un incerto Donnarumma, in ritardo nell’uscita sul cross di Trossard. Il Paris prova a reagire, colpisce un palo con Nuno Mendes al 29′ mentre Raya si oppone poco dopo a un tiro-cross di Hakimi, poi però Donnarumma capitola nuovamente al 35′: punizione maligna di Saka dalla corsia destra che attraversa l’area senza deviazioni né di Martinelli né di Partey e beffa il portiere italiano. A inizio ripresa il portiere dei francesi evita la terza marcatura su un tiro a botta sicura di Martinelli, poi al 66′ l’Arsenal viene salvato dalla traversa sulla deviazione di Joao Neves su sviluppi di corner, prima di riuscire a difendersi con ordine e portare a casa la prima vittoria di questa fase del campionato.
Borussia Dortmund-Celtic: 7-1
7′ Can (B) – 9′ Maeda (C) – 11′-29′-42′ Adeyemi – 40′-66′ Guirassy – 79′ Nmech
indice spettacolo: 65/100
Semplicemente troppo Borussia Dortmund per il Celtic.
Entrambe vittoriose nel primo turno, l’inizio di partita è scoppiettante e sembra essere il giusto prologo di un match combattuto, con tre gol nei primi undici minuti: i gialloneri la sbloccano con il calcio di rigore di Emre Can – concesso il fallo di Schmeichel su Gittens -, Maeda insacca immediatamente il pareggio con il petto (con controllo VAR per possibile tocco di mano del giapponese, che non invalida la marcatura) su un cross dalla destra di Engels, poi Adeyemi, ben servito in profondità da Brandt, trova il giusto mancino per battere il portiere biancoverde. Peccato che poi gli scozzesi si sgretolino sotto gli ulteriori colpi dei tedeschi, che, grazie a un Adeyemi in stato di grazia (autore delle reti del 3-1 e del 5-1 con due tiri dalla distanza quando il cronometro segna i minuti 29 e 42, che gli permettono già nel primo tempo di garantirsi la certezza di portarsi a casa il pallone del match, prima che debba lasciare il campo per infortunio a inizio ripresa) e il calcio di rigore di Guirassy, chiudono la prima frazione sul 5-1. Nella ripresa, gli uomini di Sahin – contestato prima di questa partita per alcuni risultati maturati in Bundes – amministrano fino al triplice fischio senza praticamente mai rischiare e arrotondando il punteggio al 66′ e 79′, con la doppietta di Guirassy e Nmecha sulle ennesime palle perse dal Celtic – che esce nettamente ridimensionato dopo questa partita – nella propria metà campo.
Inter-Stella Rossa: 4-0
11′ Calhanoglu – 59′ Arnautovic – 71′ Martinez – 81′ Taremi
indice spettacolo: 50/100
Dopo il buon pareggio in casa del Manchester City, i nerazzurri battono per 4-0 la Stella Rossa, ma gli ospiti forse escono puniti eccessivamente da questo match, in cui erano anche riusciti a creare occasioni interessanti, senza però trovare la finalizzazione.
Gli uomini di Inzaghi – a cui sono stati correttamente annullate anche due reti per fuorigioco di Arnautovic e Dumfries – sono infatti perfetti nello sfruttare tutti gli errori dei rossostellati, su cui pesa la prestazione tutt’altro che impeccabile dell’ex Milan Krunic, che al minuto 11 devia la punizione di Calhanoglu, rendendola imparabile per Glazer, e poi si fa scippare da Taremi un pallone al limite dell’area al 59′, con Arnautovic che deve poi solo spingere in rete. Ancora l’attaccante iraniano è prima molto furbo a conquistare un altro possesso nella propria trequarti offensiva e regalare la gioia del primo gol stagionale in Champions League anche a Lautaro Martinez al 71′ e poi al 78′ trova anche il gol personale calciando centralmente un calcio di rigore.
PSV-Sporting: 1-1
15′ Schouten (P) – 84′ Braganca (S)
indice spettacolo: 45/100
Ci si aspettava un Gyokeres capace di decidere la partita, invece l’attaccante svedese ha le polveri bagnate e lo Sporting sembra essere incapace di trovare azioni importanti. Merito ovviamente anche della difesa olandese che, dopo il vantaggio al quarto d’ora messo a segno dall’ex Bologna Schouten, abile a recuperare palla nella trequarti ospite e non lasciare scampo a Israel con un bel tiro dalla distanza, non lasciano spazi alla manovra offensiva portoghese nei primi 45 minuti. La rasoiata dalla distanza di Saibari a inizio ripresa termina di poco sul fondo, poi De Jong si inventa uno spettacolare sombrero di tacco per eludere la difesa ma fallisce il tiro a tu per tu con Israel. Poi continuano gli errori sotto porta da parte di entrambe le squadre – clamorosa la scivolata del difensore Edu Quaresma che, arrivato a tu per tu con Benitez, perde clamorosamente la coordinazione prima del tiro , fino a che Braganca riesce ad infilare sotto la traversa con l’esterno destro il cross dalla sinistra di Araujo, fissando il punteggio su un pareggio che scontenta maggiormente il PSV, che di fatto subisce rete sull’unico tiro in porta subito.
Presentazione prossimo turno
Girona-Feyenoord
Spagnoli e olandesi sono due deluse del primo turno, in quanto entrambe sconfitte: la prima sfortunatamente a Parigi a causa del clamoroso errore di Gazzaniga, la seconda pesantemente per 0-4 sotto i colpi del Bayer Leverkusen.
I padroni di casa, dopo il capolavoro della passata stagione, sono in netta difficoltà ne LaLiga: dodicesima posizione con sole due vittorie e dato molto preoccupante di soli due punti conquistati nelle ultime quattro giornate, con i calciatori di mister Michel che, dopo la sconfitta col Paris, hanno avuto un tour de force di tre giornate e sono caduti anche in campionato contro il Valencia, prima di pareggiare 0-0 contro il Rayo Vallencano e 1-1 a Vigo contro il Celta.
Gli ospiti hanno ripreso invece un buon passo in Eredivisie, vincendo 2-0 in casa contro il NAC Breda e pareggiando contro il NEC Nijmegen per 1-1, disputando questa partita praticamente un giorno prima rispetto agli avversari di questa sera. Nonostante ciò, gli spagnoli partono leggermente favoriti e potrebbero riuscire a conquistare i primi storici punti della loro storia in una competizione europea.
Aston Villa-Bayern Monaco
Dopo la splendida vittoria per 0-3 in Svizzera sullo Young Boys, l’Aston Villa incontra il Bayern Monaco che ha letteralmente asfaltato con un 9-2 la Dinamo Zagabria tra le mura amiche dell'”Allianz Arena”.
Anche in questo caso la squadra ospitante avrà un giorno di riposo in meno rispetto agli avversari, in quanto i “villains” hanno giocato domenica pomeriggio contro l’Ipsiwich in Premier, pareggiando 2-2 e mettendo fine a una serie di ben cinque vittorie consecutive che andava avanti tra Premier, Champions e Coppa di Lega. Anche i tedeschi vengono da un pareggio, quello per 1-1 maturato nella sfida di alta classifica contro il Bayer Leverkusen, che è stata effettivamente la prima “mini” battuta d’arresto per gli uomini di mister Kompany, che fino a quel momento erano stati praticamente perfetti con sei vittorie, quattro in BundesLiga, una in DFB Pokal e ovviamente quella in Champions.
Il Bayern riuscirà a mantenere alto il ritmo anche in terra inglese? Sicuramente i bavaresi dovrebbero trovare maggiori difficoltà rispetto alla vittoria contro i croati, e magari potrebbe essere arrivata qualche distrazione di troppo dato il periodo di Oktoberfest… ma difficilmente crediamo che l’Aston Villa potrà battere i bavaresi.
RB Lipsia-Juventus
Il Lipsia cerca la prima vittoria in questa fase campionato dopo la sconfitta per 2-1 in casa dell’Atletico Madrid, ma per farlo dovrà riuscire ad avere la meglio della Juventus, vincente per 3-1 nel primo turno contro il PSV.
I “bulli”, al momento principali antagonisti del Bayern in Bundesliga (?), si sono rimessi in marcia, prima pareggiando 0-0 contro il St. Pauli in trasferta e poi trovando un’importante quanto convincente vittoria casalinga per 4-0 sull’Augusta. Le “zebre” hanno avuto un percorso simile: dopo lo 0-0 casalingo nella sfida contro il Napoli, hanno vinto 0-3 sul campo del Genoa, con ritorno al gol (doppietta) di Vlahovic e prima gioia italiana per Conceicao.
Dato particolare sulla sfida è che entrambe le squadre subiscono pochissimi gol: il Lipsia ha infatti dovuto raccogliere solamente quattro palloni dalla propria rete tra Bundes e Champions, mentre la Juventus è invece ancora inviolata in Serie A, con solamente Saibari del PSV che è riuscito a perforare gli uomini di Motta.
Partita da “under” o l’importanza di fare tre punti avrà la meglio, facendo aprire maggiormente le due squadre?
Sturm Graz-Brugge
Altra partita tra due deluse della prima giornata: gli austriaci hanno perso 2-1 sul campo del Brest, mentre i belgi sono caduti in casa per 0-3 contro il Borussia Dortmund.
I bianconeri sono riusciti gradualmente a riprendersi dalla sconfitta: dopo essere nuovamente caduti con un pesante 0-3 contro il Wolfsberger, hanno pareggiato 2-2 in casa dell’Austria Vienna (con due espulsioni per doppio giallo sul 2-0 di vantaggio che ha permesso agli avversari di rientrare in partita) e poi espugnato il campo del Linz per 1-2. I bluneri invece non sono riusciti a ritrovare la gioia della vittoria: gli uomini allenati da Hayen hanno infatti ceduto il passo per 2-4 nel match casalingo contro il Gent e pareggiato per 1-1 a Charleroi, trovando il pareggio con Vanaken al 91′ nonostante l’inferiorità numerica.
La partita promette di essere combattuta, con possibilità di vedere gol e spettacolo.
Stoccarda (0) – Sparta Praga (3)
Pronta occasione per la squadra di Sebastian Hoeness di vendicare l’immeritata sconfitta patita al Bernabeu. Coi modesti, anche se estremamente combattivi, ceki, la coppia Leweling/Undav, già protagonisti in casa madrilena, dovrebbero aver vita facile e permettere alla cittadina della Mercedes di aggiudicarsi i primi 3 punti della fase campionato, iniziando quella scalata agli ottavi che l’attesa, anche se ingiusta, sconfitta contro i campioni in carica non ha certo complicato. Anzi, giocando come si è visto con la squadra dì Ancelotti, possono certo ambire anche ad una delle prime 16 poltrone per giocare gli spareggi da testa di serie. Ben più complesso sarà il compito dei ceki che, pur iniziando nel migliore dei modi col netto successo sul Salisburgo devono fare una vera impresa per superare la fase iniziale. Certo se imprevedibilmente gli spartani facessero risultato, le prospettive dei due club cambierebbero simultaneamente. Molto difficile
Barcellona (0) – Young Boys (0)
Neanche a farlo apposta, altro match da pronto riscatto per la formazione di casa che, tradita in casa del Monaco, da Eric Garcia, dovrebbe fare un sol boccone degli svizzeri già abbondantemente bastonarti dai villans. Certo la prima sconfitta, non certo prevedibile, in casa monegasca complica il cammino dei catalani nella corsa ai primi 8 posti. Dovranno probabilmente cercare con le squadre tedesche ( Bayern in casa e Borussia a Dortmund) i punti già dilapidati e, naturalmente, non fare altri passi falsi. A cominciare da questo match che non prevede certo molte complicazioni di fronte a una squadra che ha già raggiunto il massimo risultato possibile.
Bayern Leverkusen (3) – Milan (0)
Gran problema per i rossoneri il match che si disputerà nella Renania Westfalia, match che diventa già quasi decisivo per gli uomini di Fonseca, ben ripresisi in campionato, ma in grado già di compromettere la Champions in caso di una nuova sconfitta. Ricordiamoci che i milanesi hanno anche già un -2 in differenza reti e ritrovarsi dopo 2 scontri a 0 punti e con un differenza reti a -3 o peggio, renderebbe già impossibile un accesso diretto e a rischio un posto nei sedici. Considerata la forza della squadra di Xabi Alonso varrebbe forse la pena di adottare una tattica prudente per l’allenatore portoghese cercando di scrivere almeno 1 in classifica e respirare in attesa di scontri più semplici. Per i campioni di Germania, al contrario, la grande possibilità di arrivare velocemente a 6 punti che li proietterebbe fra le potenziali magnifiche 8, mettendo un po’ a posto cose che in Bundesliga non stanno andando per il meglio, malgrado un super Wirtz che sarà il pericolo numero 1 per difesa rossonera
Slovan Bratislava (0) – Manchester City (1)
Dopo lo stop interno imposto da un ottima Inter, propositiva nel primo tempo e arroccata nella ripresa, il City giunge a Bratislava reduce da un altro pari in Premier e certamente Pep nostro vorrà sfatare il noto detto profittando di un avversario di modesto livello che raggiunge il suo massimo obiettivo proprio ospitando nella capitale slovacca una delle più forti squadre al mondo. L’assai probabile goleada dei campioni inglesi rimetterà sulla giusta via il percorso della Pep band che punta sempre al primato in classifica, anche se ha mancato il punteggio pieno. Le prospettive per gli slovacchi si limitano invece a limitare il passivo dopo la manita rimediata in Scozia.
Salisburgo (0)-Brest (3)
Dopo la pesante sconfitta per 3-0 subito sul campo dello Sparta Praga, il Salisburgo incontra il Brest – altra squadra di quarta fascia, che ha vinto il primo incontro contro lo Sturm Graz per due reti a una – e sa che dovrà ottenere un successo se vuole sperare di agguantare il turno degli spareggi per accedere agli ottavi di finale.Dopo la sconfitta praghese, i “bulli” sembrano aver raggiunto la giusta quadra, ottenendo sette punti in tre partite, senza subire nemmeno una rete. I francesi hanno invece prima battuto 2-0 il Tolosa e poi perso pesantemente per 3-0 in casa dell’Auxerre.Guardando lo stato di forma e il fatto che alcuni dei giovani calciatori austriaci dovrebbero aver superato lo scotto dell’esordio in Champions, il pronostico non può che propendere verso i padroni di casa, ma occhio alle possibili sorprese.
Arsenal (1)-Paris SG (3)
Inutile dire che questo match si configura come uno dei più interessanti di questo turno.L’Arsenal, dopo il pareggio a reti inviolate con l’Atalanta – con rigore neutralizzato da Raya a Retegui – hanno ottenuto un ottimo (quanto sfortunato, dato che il pareggio è giunto alla fine dei minuti di recupero – pareggio per 2-2 contro il Manchester City, prima di battere prima il Bolton per 5-1 e poi il Leicester per 4-2, rispettivamente in Coppa di Lega e Premier League. Il PSG, dopo aver vinto al 90’ la sfida contro il Girona grazie allo sciagurato errore di Gazzaniga, ha conosciuto la sua prima parziale battuta di arresto in Ligue1 pareggiando 1-1 in casa del Reims, prima di tornare al successo con il 3-1 sul Rennes.Già leggendo questi ultimi risultati si capisce che potrebbe essere una partita con almeno un gol a testa, ma vedremo se le ragioni di classifica potrebbero portare le due squadre a essere un po’ più accorte.Nell’unico precedente di Champions all’”Emirates”, datato 23 novembre 2016, la partita finì 2-2, ci sarà questa volta un vincitore?
Borussia Dortmund (3)-Celtic (3)
Sfida tra due squadre che hanno dominato nel primo turno, con i tedeschi che hanno battuto il Brugge in Belgio per 3-0 e gli scozzesi che hanno dominato lo Slovan Bratislava battendolo per 5-1 al Celtic Park.La difesa giallonera di mister Sahin sembra aver bisogno di essere sistemata, soprattutto dopo la sconfitta per 5-1 subita in casa dello Stoccarda – con la panchina di Sahin che ha iniziato a diventare calda -, ma anche per gli altri due gol subiti (con Kobel tutt’altro che esente da colpe) nella vittoria in rimonta per 4-2 sul Bochum.Il Celtic, invece, fa quello che ci si aspetta dai biancoverdi in patria: domina. Dopo il turno di Champions, altre due vittorie (5-2 sul Falkirk in coppa e 0-6 sul campo del St. Johnstone in campionato), con la classifica che dice ora diciotto punti conquistati in sei partite, con venti gol fatti e nessuno subito. Riuscirà il “muro giallo” a incutere timore alla squadra ospite che, amichevoli comprese, non conosce sconfitta dall’ormai lontanissimo 3 marzo? Anche i precedenti danno ragione ai padroni di casa, che hanno vinto tre dei quattro incontri finora disputati, in cui non è mai uscito il segno “X”.
Inter (1)-Stella Rossa (0)
Sfida che torna a disputarsi nella massima competizione europea dopo un’assenza di poco più di 43 anni, con i milanesi che eliminarono i belgradesi nel doppio confronto, ma al “Meazza” fu 1-1, con gol di Caso pareggiato da Repcic.Ma, tornando all’attualità, la sfida si prospetta interessante perché entrambe le squadre necessitano di trovare i punti, dopo il pareggio 0-0 dei nerazzurri in casa del Manchester City e la sconfitta casalinga dei biancorossi per 1-2 contro il Benfica.I biscioni, dopo aver fermato gli uomini di Guardiola, sono usciti sconfitti dal derby di Milano e hanno battuto 2-3 l’Udinese in trasferta, non senza sofferenze, ritrovando però il fondamentale apporto in zona gol di Lautaro Martinez. I rossostellati invece si sono ripresi bene dalla sconfitta della prima giornata, vincendo 0-4 il sentitissimo derby di Belgrado con il Partizan e poi per 2-1 il Zeleznicar Pancevo, mantenendo la vetta del campionato serbo.L’Inter dovrebbe avere le qualità per riuscire ad avere la meglio in questo incontro, ma occhio a non prendere sotto gamba la Stella Rossa, che ha dimostrato di essere squadra capace di realizzare gol abbastanza agevolmente.
PSV (0)-Sporting (3)
PSV e Sporting, entrambe compagini di terza fascia, si sfidano dopo aver rispettivamente perso 3-1 in casa della Juventus e vinto 2-0 contro il Lilla, e vanno entrambe alla ricerca di punti importantissimi per provare a ottenere una posizione di classifica tale da permettere l’accesso agli spareggi per gli ottavi di finale. Gli olandesi, che stanno dominando il campionato nazionale con sette vittorie in altrettante partite, tra cui le due esterne per 1-3 e 0-2 sui campi di Sittard e Willem II, dovranno certamente provare a massimizzare questo turno casalingo per ottenere punti importanti.Peccato che dovranno provare a farlo contro i portoghesi che vantano il loro stesso percorso nel campionato nazionale, ma in più hanno un Gyokeres che ha già messo a segno undici reti in nove presenze stagionali, con un’impressionante media di una rete ogni 75’.La storia, tuttavia, concede una speranza ai gloeilampen: nella sfida di Europa League della 19 settembre 2019, i Leões caddero per 3-2 al “Philips Stadion” (onde poi vincere 4-0 all’”Alvalade” al ritorno di quella fase a gironi). Ci sentiamo però di dire che questa volta i padroni di casa partono leggermente sfavoriti nella corsa ai tre punti.
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I Risultati
Feyenoord- Bayer Leverkusen: 0-4
5′-36′ Wirtz – 30′ Grimaldo – 45′ Wellenreuther
Indice spettacolo: 55/100
I tedeschi fanno la voce grossissima in terra olandese, mettendo di fatto una pietra tombale sul match già nei primi 45 minuti. Dopo meno di 300 secondi, Wirtz (all’esordio in Champions) realizza il gol del vantaggio con un mancino dal limite dell’area dopo un recupero alto. Il Feyenoord, che nei primi dieci minuti fa collezione di calci d’angolo, troverebbe il pareggio proprio su sviluppi di angolo con Zerrouki, che era però in posizione di fuorigioco sul tocco di Hancko, poi, dopo i tiri dalla distanza di Hwang e Boniface (che rispettivamente ai minuti 15 e 27, sporcano i guantoni di Hradecky e Wellenreuther), si scatena Frimpong che si rende protagonista di due assist: allo scoccare della mezz’ora, con un cross basso, pesca Grimaldo, abile a farsi trovare sul secondo palo e insaccare lo 0-2, poi, dopo un tiro centrale di Paixao neutralizzato da un attento Hradecky, al 36′ l’esterno destro nato ad Amsterdam propone un altro traversone sul quale Wirtz trova il piattone al volo vincente per lo 0-3. Non paghi, i Pillendreher insaccano anche lo 0-4 al 44′ con un goffo intervento di Wellenreuther che infila il pallone nella sua stessa porta su una zuccata di Tapsoba.
La ripresa diventa praticamente solo una formalità, con le due squadre che provano a farsi male, chi per aumentare i gol fatti, chi per cercare almeno quello della bandiera, ma il risultato non si smuove più, anche a causa di un altro gol annullato al Feyenoord al 73′ per un fuorigioco a inizio azione ottimamente segnalato, come da protocolli, dopo la marcatura da un attento Meli, e il miracolo sulla linea di Hancko al 92′ sul tiro a botta sicura di Aleix Garcia.
Atletico Madrid-RB Lipsia 2-1
4′ Sesko (L) – 28′ Griezmann (A) – 90′ Gimenez (A)
Indice spettacolo: 60/100
Anche qui bastano praticamente solo 240 secondi per sbloccare il risultato: i “bulli” ripartono in contropiede, Openda calcia potente e costringe alla respinta Oblak sulla quale si fionda Sesko che batte Le Normand nel contrasto aereo e insacca. Griezmann al 16′ e Correa al 25′ vengono murati dai difensori,. Gulacsi è fortunato al 26′ a non far infilare il pallone alle sue spalle dopo un palo dello stesso Correa su azione di calcio d’angolo, ma non riesce ad opporsi a Griezmann al 28′, con “le petit diable” che lo batte con uno splendido tiro al volo di destro su cross di Llorente. Alvarez fallisce clamorosamente un colpo di testa da centro area al 40′, poi Gulacsi al 48′ deve tuffarsi per negare il gol a Correa e al 53′ vede terminare alle stelle una conclusione da fuori di Griezmann. Anche Oblak si sporca i guantoni al 61′ su una punizione insidiosa di Hernichs e al 69′ su un tiro-cross insidioso di Xavi Simons, mentre al 77′ Poulsen incorna a centimetri dal palo, con il portiere degli spagnoli che sicuramente sarebbe stato battuto. Griezmann prova a prendere per mano i colchoneros ma non riesce ad essere incisivo fino al 90′ quando mette sulla testa di Gimenez un cioccolatino che il suo compagno deve solo scartare per spingere il pallone in rete di testa.
Brest-Sturm Graz 2-1
23′ Magnetti (B) – 45+1′ Fernandes (B) Autogol – 56′ Sima (B)
Indice spettacolo: 65/100
Le due squadre sanno di dover provare a massimizzare questa sfida per ottenere punti e ne viene fuori una partita molto maschia, con VAR già operativo al 5′ per verificare un possibile rigore in favore dei padroni di casa e l’infortunio di Wuhtrich che deve lasciare il campo a Johnston al 10′. Il vantaggio austriaco di Jatta al 13′ viene invalidato per posizione di fuorigioco del centravanti, mentre è validissimo quello dei francesi al 23′ di Magnetti, che sigla il primo storico gol del Brest nelle competizioni europee calciando dalla distanza con un esterno che permette al pallone di allontanarsi dalla mano di Scherpen, inutilmente proteso in tuffo sulla sua sinistra. Bizot mantiene la sua porta inviolata al 29′ su un tiro di Boving ma poi, sempre su un cross del numero 15 della squadra di Graz, nel primo minuto di recupero del primo tempo Fernandes insacca malamente nella propria porta, facendo andare le due squadre negli spogliatoi sull’1-1. I padroni di casa cominciano il secondo tempo con una zuccata di Chardonnet che termina sul fondo al 50′, poi al 56′ arriva il 2-1: lancio lungo di Lala, sponda aerea di Ajorque e girata al volo mancina di Aibu che batte nuovamente Scherpen. La partita scorre con poche emozioni, merito del Brest che si difende in maniera ordinata e concede di fatto poco e nulla ai “blackies”, anzi i “pirates” vanno vicinissimi al 3-1 al minuto 87 e 93′, quando Doumbia e Martin si fanno ipnotizzare nell’uno contro uno da Scherpen, ottenendo il primo storico successo in Champions League.
Young Boys – Aston Villa 0-3
27′ Tielemans – 38′ Ramsey – 86′ Onana
L’Aston Villa regola lo Young Boys con un netto 0-3 in terra svizzera.
La squadra di Unai Emery, dopo un inizio migliore da parte dei padroni di casa – avvantaggiati anche da una miglior conoscenza del fondo in sintetico, e vicini al vantaggio con Colley, su cui si è superato Martinez – hanno trovato il vantaggio con Tielemans al 27′, che ha concluso una bella azione da corner, con un tiro ben indirizzato nell’angolo più lontano.
Di lì in poi i Villains hanno praticamente dominato la partita, raddoppiando grazie a un’intelligente intercetto di Watkins su Camara e servendo Ramsey che deve solo battere von Ballmoos al 38′. Dopo due reti annullate dal VAR a Watkins al 43′ e Duran al 78′ – in entrambi i casi per falli di mano nell’azione – nel mezzo delle quali Martinez si era dovuto superare su Ganvoula e Ugrinic con due interventi importanti, il colpo di grazia sugli svizzeri giunge al minuto 86, quando Onana non ha lasciato scampo al portiere locale con un tiro dalla distanza.
Milan – Liverpool 1-3
3′ Pulisic (M) – 23′ Konate (L) – 41′ Van Dijk (L) – 67′ Szoboszlai (L)
L’inizio è stato scoppiettante per i rossoneri e sembrava poter delineare una partita in cui poter dire la propria, però le ormai consuete indecisioni difensive hanno permesso ai reds di tonare in partita, ribaltarla e poter vincere 3-1 a “San Siro”.
Pronti-via, e il Milan al 3′ si produce in un’uscita dal basso da stropicciarsi gli occhi: sul rinvio di Maignan, Calabria serve Morata che lancia nello spazio Pulisic che entra in area e fredda Alisson con un diagonale. Peccato che sia la prima e unica occasione in cui gli uomini di Fonseca riescono a fare una cosa del genere, perché i calciatori di Slot alzano il pressing ancora di più e scoprono tutti i difetti milanisti: le dormite sui gol di testa – entrambi su sviluppi di palla ferma – di Konate e Van Dijk sono da matita blu scurissima, con Maignan – che in pratica gioca tutti i suoi 50 minuti di partita da infortunato, prima di lasciare il campo all’esordiente Torriani – che sbaglia l’uscita nella prima occasione e la difesa rossonera che sembra giocare alle “belle statuine” sulla zuccata dell’olandese al 41′. Il passivo all’intervallo poteva essere anche peggiore, con Salah che colpisce anche due traverse, poi il KO arriva su una perfetta ripartenza inglese finalizzata da Szoboszlai su assist di Gakpo. Il palo di Leao a pochi secondi dalla fine non serve a placare la contestazione dei tifosi presenti a “San Siro”, con i segnali prima del derby che sono tutt’altro che positivi.
Sporting Lisbona – Lilla 2-0
38′ Gyokeres – 65′ Debast
I portoghesi stendono i francesi con un 2-0 in cui mettono a segno un gol per tempo.
Ovviamente non poteva mancare la firma di Gyokeres, che al 38′ insacca trovando la giusta traiettoria per battere Chevalier, che qualche minuto prima si era superato su Goncalves. Il Lilla rimane anche in 10 per il secondo giallo rimediato da Gomes che lascia i suoi in 10 e rende di fatto ancora più facile la pratica allo Sporting: saranno 12 i tiri degli uomini di Amorim, di cui quello di Catamo che va fuori di pochissimo al 59′, poi al 65′ arriva il meraviglioso collo esterno destro di Debast che infila il pallone sotto all’incrocio e fa esplodere l'”Alvalade”. Poi il cronometro scorre senza particolari emozioni, sia per il vantaggio numerico che per l’oculata gestione portoghese, con Israel che si guadagna il suo voto opponendosi a Cabella al minuto 87.
Real Madrid-Stoccarda: 3-1
46′ Mbappé (R) – Undav (S) – 83′ Rudiger (R) – 90+5′ Endrick (R)
Indice spettacolo 75/100
Primo tempo godibile soprattutto per merito di un disinvolto Stoccarda che ha mostrato un valido palleggio mettendo in difficoltà un Real ancora alle prese con la giusta quadratura del cerchio post Mbappe’. Nella prima metà la formazione di Hoenes si è procurato più di una chiara occasione da gol, impegnando più volte un sempre presente Courtois, mentre nella seconda parte il Real ha provato a mettere la testa fuori. Nella ripresa il controllo palla dei tedeschi si è affievolito e i campioni in carica hanno cominciato a stringere nella loro tre quarti gli avversari, trovando prima il gol del solito Mbappe, al cinquantesimo gol europeo, e nel finale la capocciata di sua altezza Antonio Rudiger. Nel mezzo il gol di Undav su assist del migliore in campo Leweling, entrambi azzeccati nuovi acquisti di una squadra che, vista ieri, forse avevamo sottovalutato e che, se il match del Bernabeu è veritiero, può sicuramente far parte delle 16 finaliste, magari a scapito delle avversarie italiane che incontrerà sul suo cammino. Niente da segnalare sul Real, se non un Ancelotti più nervoso del solito, presago di una condizione ancora incerta dei suoi campioni che però al momento opportuno dimostrano sempre la loro squisita qualità.
Juventus-PSV: 3-0
21′ Yildiz (J) – 27′ McKennie (J) – 52′ Gonzalez (J) – Saibari (P)
Indice spettacolo 60/100
Un confronto temuto dai bianconeri dopo i due stop in campionato, si rivela invece molto più agevole fissato dal terzo 3/0 della stagione e ribadendo una solidità difensiva che certamente farà invidia al Milan di Fonseca. Su tutti l’estro giovanile del turco Ylldiz che ha trovato la serata giusta per presentarsi sul palcoscenico più autorevole, accompagnato da un intera formazione che ha girato al meglio per l’intera gara. Importante il gol finale di Nico Gonzalez, un giocatore estroso e incostante ma del giusto livello per spiccare anche in Champions. Male, molto male il PSV che si è subito accorto come il torneo olandese non sia all’altezza e che eccellere lì non costituisca certo un passepartout per incidere nella Champions. Bosz avrà tempo di aggiustare la macchina già dal prossimo match con lo Sporting, ieri vittorioso, ma deve fare in fretta se vuole battersi per gli ottavi.
Bayern Monaco-Dinamo Zagabria: 8-2
19′-57′-73′-78′ Kane (B) – 33′ Guerreiro (B) – 38′-61′ Olise (B) – 49′ Petkovic (D) – 50′ Ogiwara (D) – 85′ Sane (B) – 90+2′ Goretzka (B)
Indice spettacolo 35/100
Raramente assegneremo un punteggio più basso rispetto a quello del match di ieri sera all’Allianz. La debolezza degli ospiti, soprattutto nella ripresa dopo i due gol iniziali, sembra una chiara sentenza sull’inadeguatezza dei croati rispetto a questi livelli. I due gol di Kane realizzati in pochi secondi a porta spalancata indicano chiarissimi limiti che in questa competizione si pagano cari. I bavaresi, come fra l’altra era facile prevedere, hanno passeggiato registrando la forma e preparandosi bene alla più insidiosa trasferta di Birmingham vincendo la quale avrebbero già un ipoteca sulla qualificazione agli ottavi. Disarmante la superiorità dei bavaresi che chiudono un primo tempo dominato e sublimato da 3 reti segnate in neppure venti minuti dal 20’ al 40’. La formazione croata si conferma come una delle meno attrezzate di tutto il GironeUnico. Buon allenamento per i bavaresi che hanno fissato sul calendario la data del 1 giugno in cui, sul terreno di casa, si disputerà la prima finale della SuperChampions. Il calcio croato conferma la sua inesorabile discesa ed oggi il ranking non rispecchia la reale, modesta, forza di questo movimento destinato a lasciar presto la massima competizione.
Bologna-Shakhtar: 0-0
Indice spettacolo 55/100
Un match fra due squadre modeste che hanno come unico obiettivo di lasciarsi alle spalle 12 avversari e prendere l’ultimo posto utile per gli spareggi.In effetti ne i felsinei padroni di casa, ne gli ospiti ucraini hanno le potenzialità per giocarsi da protagonisti una competizione come la Champions. Ne è venuto fuori un incontro molto equilibrato con possesso palla e occasioni equamente distribuiti. A trarne giovamento naturalmente sono gli ospiti che possono legittimamente sperare di conquistare sul campo amico di Lublino i punti ( almeno una decina) necessari per l’impresa. Per il Bologna la conferma di una stagione difficile dopo il grande exploit dell’anno scorso. La perdita di un grande tecnico e quella dei primattori della cavalcata che ha portato all’accesso al torneo top hanno rovinato la grande attesa della città delle due torri che raramente vedranno il gioco mostrato a più riprese l’anno passato. Poteva vincerà l’una, poteva vincere l’altra, non ha vinto nessuno forse perché nessuna delle due può realmente ambire a far oltre un punto di media in questa strampalato GironeUnico.
Manchester City/Inter 0-0
Indice spettacolo 75/100
Pareggio a reti bianche più nobile che certifica il valore internazionale dei campioni d’Italia ed anche i lavori in corso in casa catalana. Qualche sorpresa da parte di Inzaghi e anche Pep nostro schiera un Grealish a sorpresa. Primo tempo di ottimo livello da parte ambrosiana e secondo più di sofferenza e di inzaghiano arroccamento. Si potrebbe dire calcio di metà settembre con ancora l’officina aperta in vista del varo definitivo. In ottica classifica, punto che vale per l’Inter che mette un bel mattoncino e trova conferme, emotivamente importanti, al suo standard continentale mentre per i campioni inglesi nulla tange se non l’inchiesta che grava sulla società. Sul campo Guardiola ha sempre la sua abituale fuoriserie guidata con perizia impareggiabile da un tecnico geniale
Brugge/Borussia Dortmund 0-3
76′-86′ Gittens – 90+5′ Guirassy
Indice spettacolo 75/100
Punteggio severo per i padroni di casa che, filosoficamente, pagano pegno davanti ai vicecampioni e, più prosaicamente, pagano una mezz’ora devastante di Jamie Binoe-Gittens, aletta 20enne born toLondon, che in dieci minuti schianta la formazione nerazzurra che troverà certamente modo di raccattare qualche buon punto durante il percorso e può senz’altro continuare a sperare negli spareggi di febbraio. Sul fronte giallonero una partenza tonificante che mette sulla buona strada per una comunque difficile scalata ai primi otto posti e comunque sulla buonissima per i 16.
Sparta Praga- RB Salisburgo 3-0
2′ Kairinen – 42′ Olatunji – 58′ Laci
Spettacolarità: 50/100
I cechi incanalano bene il match già nei primi 45 minuti: bastano poco meno di 120 secondi a Kairinen per insaccare in rete dopo una pessima respinta centrale di Blaswich su un tiro di Haraslin, mentre al 42 è Otalunji, con un bel diagonale da posizione defilata, a fissare sul 2-0 il parziale. Per i “bulli”, probabilmente anche a causa della giovanissima età media (21 anni) e l’emozione dei ben cinque calciatori all’esordio in Champions, tante sbandate in fase di costruzione – Haraslin e Otalunji graziano gli ospiti rispettivamente al 4′, con un tiro dai 35 metri che termina di poco a lato, e al quarto d’ora con un colpo di testa messo a lato di un soffio da ottima posizione, in entrambi i casi dopo un’errata uscita dal basso – e poche occasioni verso la porta spartana, con Yeo (che si vede annullare un gol per offside al 17′) e Dedic che provano a spezzare il dominio locale con tiri imprecisi. Nella ripresa è ancora Dedic, con un tiro centralissimo, a sporcare per la prima (e unica!) volta i guantoni di Vindahl al 51′, poi al 58′ lo Sparta piazza anche il terzo gol con Laci, abile a mettere sedere i difensori avversari e insaccare dopo che Otalunji aveva scippato palla a Piatkowski. Prima del triplice fischio, Birmancevic non riesce a finalizzare un contropiede al 76′ facendosi murare il tiro da Blaswich mentre due minuti più tardi Krasniqi a spedire fuori da quasi zero metri il pallone del possibile
4-0, che sarebbe stato forse troppo eccessivo per il Salisburgo.
Celtic-Slovan Bratislava 5-1
17′ Scales (C)-47′ Furuhashi (C)-56′ Engels (C)-60′ Wimmer (S)-70′ Maeda (C)-86′ Idah (C)
Spettacolarità: 65/100
Nella consueta atmosfera meravigliosa del “Celtic Park”, gli scozzesi fanno valere il fattore campo e mettono in difficoltà la retroguardia slovacca già dal 4′, con Maeda che calcia alto. Lo Slovan prova a reagire al 7′ con un tiro di Strelec che viene deviato in angolo, ma al 17′ il match si sblocca: corner dalla sinistra di Engels e zuccata di Scales che non lascia scampo a Takac. Gli Hoops continuano a spingere sull’acceleratore e costringono il portiere ospite ad impegnarsi seriamente per evitare il raddoppio nel tu per tu con Furuhashi e sul potente tiro dal limite di Hatate, mentre Weiss alla mezz’ora si vede strozzare l’urlo di gioia del gol da Johnston, che riesce col corpo ad evitare che il pallone entri in rete. Prima del duplice fischio, Furuhashi grazia gli ospiti dopo un errore in fase di costruzione calciando altissimo, poi a inizio ripresa
Takac deve subito intervenire su un forte tiro di Engels ma nulla può sul tap-in di Furuhashi (dimenticato da Kashia all’interno dell’area piccola) al 47′, servito da un bel cross dalla destra di Kuhn al termine di un’azione personale sulla corsia destra. Continua a soffrire il Bratislava con Takac che al 54′ si supera nuovamente su Furuhashi, peccato però che Ignatenko, sulla respinta, calci malamente la caviglia di Johnston e Makkelie non può che concedere il rigore: dagli 11 metri si presenta Engels che insacca il 3-0.
Wimmer non ci sta e allo scoccare dell’ora di gioco si inventa probabilmente uno dei gol più belli della giornata con una “trivela” mancina semplicemente imprendibile per Schmeichel, ma i biancoverdi riprendono a macinare gioco e creare occasioni, insaccando prima il 4-1 al 70′ con il piattone di Maeda, servito dall’altro giapponese Hatate, e poi il 5-1 all’87’ con il subentrato Idah, lanciato in profondità da Forrest.
Paris SG-Girona 1-0
90′ Gazzaniga (G) Autogol
Spettacolarità: 40/100
La partita stenta a decollare nella prima frazione, con praticamente unica azione degna di nota al 13′, quando il diagonale di Asensio (servito da un assist di tacco meraviglioso di Zaire-Emery) termina poco oltre il palo alla destra del portiere degli spagnoli, anche a causa della buona disposizione tattica degli ospiti, che di fatto non concedono nulla e provano a ripartire senza però riuscire a impegnare seriamente Safonov, che sostituisce l’infortunato Donnarumma. La ripresa segue invece tutt’altro canovaccio per merito del PSG che fa di tutto per trovare il gol. Dopo il colpo di testa di Stuani che riesce a impegnare il portiere locale al 52′, si mette in moto Dembele, che prima si fa recuperare incredibilmente da Krejci al 54′ mentre andava verso l’uno contro uno con Gazzaniga, e poi impegna finalmente il portiere argentino prima con un mancino a
giro dal limite dell’area di rigore e poi con un’altra conclusione, sempre mancina, dall’interno dell’area al 61′. Negli ultimi 20 minuti sale in cattedra Kolo Muani: su sviluppi di corner sfiora il palo di testa al 70′, poi cerca un improbabilissimo colpo di tacco volante al 79′ che termina molto lontano dalla porta, e quando il cronometro segna il minuto 83 viene ben imbeccato da Hakimi ma incrocia troppo con il destro, facendo sfilare il pallone ancora una volta poco lontano dal palo. Proprio il marocchino si trova a tu per tu con Gazzaniga all’85’ ma calcia letteralmente addosso al portiere, che però cade incredibilmente proprio al 90′:
Nuno Mendes fa partire un cross rasoterra tutt’altro che preciso, ma l’argentino sicuramente sorpreso dalla deviazione di Krejci, non riesce a ritrovare la coordinazione e si fa passare il pallone in mezzo alle gambe, facendolo terminare in rete e di fatto regalando la vittoria ai francesi.
Presentazione partite
Juventus/PSV
Molto meno semplice di quanto può, a prima vista, apparire questo match casalingo dei bianconeri, alle prese con un avversario davvero ostico, maramaldeggiante in Eredivisie e reduce da un più che dignitoso ottavo di finale nella scorsa Champions. La formazione olandese allenata da Bosz schiera tra l’altro diversi calciatori esperti del calcio italiano come Schouten, Bakayoko e Lozano oltre ad altri ottime prospetti come De Jong.
La squadra di Motta è peraltro reduce da due deludenti pareggi a reti bianche con l’ultima prestazioni sul campo dell’Empoli davvero inferiore alle attese. Delicato quindi l’approccio dei torinesi a questo match con l’unica grossa soddisfazione di non aver ancora subito un gol in partite ufficiali. Ma stasera non basterà certo un altro 0-0 e quindi gli avanti juventini sono chiamati agli straordinari per partire bene in un torneo in cui la dirigenza bianconera punta molto anche per racimolare un po’ risorse dopo i grossi investimenti del mercato. Ma le lampadine, ripetiamo, sembrano un gran brutto avversario in questo momento.
Real Madrid/Stoccarda
Riparte da un più che abbordabile impegno casalingo la lunga marcia dei campioni in carica nella nuovissima Champions. I problemi sorti nei primi match di Liga non spaventano certo un icona del calcio mondiale come Ancelotti che chiede a questo match solo ed unicamente i 3 punti che servono ad iniziare al meglio un percorso che quest’anno sarà particolarmente severo. Le carte che ha in mano il tecnico blancos sembrano più che sufficienti ad avere la meglio sulla squadra tedesca che non cercherà certo a Madrid i punti che possono consentirle di arrivare agli spareggi.
Bayern/ Dinamo Zagabria
I bavaresi, che ospiteranno all’Allianz la finale della prima SuperChampions, non possono che sfruttare il calendario che, in una fase ancora di forma approssimativa, mette loro di fronte una delle cenerentole della competizione. Una squadra, quella croata, che ha faticato a superare le qualificazioni, non può sperare di uscire dalla Baviera con un risultato positivo. Anche se nel calcio tutto è possibile, quella di stasera sembra proprio l’occasione giusta per Levandonski e soci di partire con il piede giusto in un edizione del massimo torneo continentale che riveste un’importanza enorme per il club bianco azzurro.
Young Boys-Aston Villa
I villains fanno il loro ritorno nella massima competizione continentale per club – mancano da quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, precisamente dalla stagione 82/83, dopo averla vinta l’anno precedente – venendo ospitati dagli orsi svizzeri.
I gialloneri non stanno assolutamente vivendo il loro miglior momento in campionato: sono infatti ultimi in classifica dopo 6 giornate, con soli 3 punti conquistati e ancora alla ricerca del primo successo, dopo essere riusciti a fare fuori il Galatasaray nei preliminari.
I Claret&Blue – che vorranno certamente ricordare la scomparsa della gloria Gary Show, vincitore della Coppa nel 1982 e prematuramente scomparso ieri all’età di 63 anni – hanno invece iniziato la Premier League con tre vittorie su quattro incontri, cedendo il passo solo all’Arsenal, candidato per il titolo, e ponendosi in classifica a pari punti con il Liverpool e alle spalle solamente del trio formato da City (sempre vincente finora), Arsenal e Newcastle.
Certamente da tenere d’occhio il centravanti colombiano – classe 2003 – Duran, che ha avuto un inizio di stagione molto interessante con tre reti fatte in quattro partite e sicuramente vorrà provare a sbloccarsi subito anche nella nuova Champions League.
Ci aspettiamo una partita molto combattuta e con gol: i padroni di casa hanno una differenza negativa che scaturisce dalle quattordici reti incassate a fronte delle sette realizzate, mentre gli ospiti ne hanno messe a segno sette e incassate sei.
Pronostico: Young Boys 30%-Aston Villa 70%
Milan-Liverpool
La sfida tra Milan e Liverpool si presenta come uno dei big match di questo turno.
I rossoneri giungono a questa partita dopo il sonoro 4-0 rifilato al Venezia, che ha portato gli uomini di Fonseca ad ottenere il primo successo stagionale dopo i due pareggi (Torino e Lazio) e una sconfitta (quella per 2-1 maturata a Parma) che avevano segnato l’inizio della stagione degli uomini di Fonseca. I reds hanno invece subito un’inaspettata sconfitta casalinga per 0-1 contro il Nottingham Forest, dopo un inizio di Premier a dir poco perfetto, con tre successi, sette reti e porta fino a quel momento inviolata per i calciatori Slot.
Entrambe le squadre dovrebbero schierarsi con un 4-2-3-1 e si potrebbero quindi creare duelli interessanti soprattutto sulle corsi laterali, dove probabilmente nasceranno le azioni più importanti della partita.
Pronostico: Milan 40%-Liverpool 60%
Sporting Lisbona-Lille
Sfida molto importante per il cammino di entrambe, seppur sia solo il Day1 di questa nuova Champions: per le squadre di terza fascia è infatti fondamentale cercare di massimizzare le sfide contro le compagne d’urna dei sorteggi, per poter poi ambire in una posizione importante che permetta di ottenere la possibilità di giocarsi la qualificazione agli ottavi.
I portoghesi arrivano a questa partita da dominatori incontrastati del proprio campionato nazionale: cinque vittorie su altrettante partite, con diciannove gol fatti e solamente due subiti per i calciatori di mister Amorim, che al momento sembra aver per le mani una macchina (quasi) perfetta. I francesi – giunti alla fase finale dopo aver eliminato nei preliminari il Fenerbahce di Mourinho e lo Slavia Praga, non senza brividi – non conosce mezze misure in Ligue1: dopo le due vittorie nei primi due turni, sono arrivate altrettante sconfitte negli ultimi due, con cinque reti messe a segno e quattro incassate.
Impossibile non puntare i riflettori sullo svedes Gyokeres, che si sta confermando come centravanti top, con numeri superiori a quelli di Haaland e Mbappé.
Pronostico: Sporting 70%-Lille 30%
Feyenoord-Leverkusen
Gli olandesi alla seconda partecipazione consecutiva alla fase finale sfidano i tedeschi che fanno rientro alla fase principale dopo un’assenza che durava dalla stagione 2022/23.
Vale anche qui il discorso fatto per altri match: il Feyenoord, da squadra di terza fascia, deve cercare di ottimizzare quanto più possibile gli incontri casalinghi se vuole sperare di avere possibilità di una buona classifica e di potersi giocare gli spareggi per l’accesso agli ottavi di finale. La stagione non è iniziata benissimo per la squadra di Rotterdam che, seppur imbattuta, ha finora conquistato una sola vittoria nei primi 360 minuti di Eredivisie, in cui sono maturati altri tre pareggi e una differenza reti di +4 (nove gol messi a segno e cinque incassati).
Il Leverkusen, persa l’imbattibilità in BundesLiga che durava da 35 partite nella sconfitta per 3-2 contro il Lipsia, vorrà certamente partire forte per mettere da parte punti utili per provare a centrare l’accesso diretto agli ottavi. La squadra di Xabi Alonso però, oltre a segnare tanto – nove reti finora marcate in campionato – ha concesso anche sei reti, motivo per cui potremmo aspettarci un match scoppiettante e possibilità di vedere entrambe le squadre andare a segno.
Pronostico: Feyenoord 30%-Bayer Leverkusen 70%
Atletico Madrid-RB Lipsia
Guardando l’urna, i favoriti dovrebbero essere i tedeschi di prima fascia, ma la sfida del Civitas Metropolitano sarà veramente molto insidiosa.
I calciatori del “Cholo” Simeone vorranno sicuramente far valere il fattore campo e mettersi nelle zone nobili di classifica, a dispetto di una seconda fascia che sembra, oggettivamente, poco comprensibile. L’Atleti ha iniziato LaLiga con undici punti in cinque match (tre vittorie e due pareggi), mantenendo, incredibilmente, lo stesso identico score dei rivali concittadini anche nelle reti (nove fatte, due subite) e piazzandosi a -4 dal Barcellona che le ha invece finora vinte tutte.
Il Lipsia è invece secondo in BundesLiga – pari merito con il Borussia Dortmund -, con due vittorie (una delle quali contro gli “ex imbattibili” del Leverkusen) e un pareggio a reti bianche, ma è una squadra che sembra vere difficoltà offensive, con sole quattro reti realizzate nei primi 270′, con i “bulli” che dovranno provare a cercare una soluzione contro i “colchoneros” che si sono dimostrati sempre molto ermetici.
Pronostico: Atletico Madrid 65%-Lipsia 35%
Brest-Sturm Graz
Le sfide tra formazioni di ultima fascia saranno probabilmente quelle con maggiore tensione agonistica, perché entrambe le squadre sanno benissimo che in questi match avranno una delle forse pochissime occasioni per conquistare punti e muovere la classifica, cercando di ottenere l’accesso agli spareggi.
I francesi ci arrivano dopo un inizio di campionato quasi horror: tre sconfitte, una sola vittoria, difesa colabrodo (dieci reti subite, in Ligue1 ha fatto peggio solo il Monpellier) ma almeno un attacco che è riuscito a mettere a segno sei reti, segno che, forse, se mister Roy riuscirà a dare maggior equilibrio alla sua squadra, potrebbe riuscire nel colpaccio all’esordio storico in Champions League.
Gli austriaci, dopo la sconfitta all’esordio in campionato, hanno innestato la giusta marcia con quattro vittorie consecutive, con un totale di dieci gol fatti e solo quattro incassati. Tuttavia, nonostante questo avvio stagionale migliore, guardando il valore delle rose, l’ago della bilancia sembra pendere leggermente in favore dei “pirati”.
Pronostico: Brest 60%-Sturm Graz 40%