PSV-Girona: 4-0
16′ Flamingo – 33′ Tillman – 83′ Bakayoko – 88′ Krejci (Autogol)
Il PSV domina contro un Girona che continua a farsi male da solo e, dopo un buon avvio al “Philips Stadion” di Eindhoven, di fatto regala nuovamente un gol agli avversari, con dormita collettiva sulla rimessa laterale di Tillman (battuta irregolarmente, senza però che arbitro o VAR se ne accorgessero, dato che un piede del centrocampista non era totalmente all’esterno del campo) e deviazione decisiva di Lopez sul tiro di Flamingo. All’intervallo si va sul 2-0 per i padroni di casa, con Gazzaniga – che fino a quel momento aveva evitato che il passivo potesse essere peggiore con buoni interventi – che si fa sorprendere sul primo palo da Tillman al 33′. Nella ripresa gli spagnoli non reagiscono (poco più del 30% di possesso palla e nessun tiro in porta nei secondi 45′, anche a causa del rosso a Martinez al 55′) e prima vengono salvati dal VAR – che invalida una rete ai padroni di casa al 76′ per fallo di Saibari – e poi incassano il 3-0 all’83’, con Tillman ancora protagonista nel servire Bakayoko, il cui tiro dal limite non lascia scampo ai calciatori di Michel, e il 4-0 con l’ennesimo autogol, questa volta di Krejci, a pochi secondi dal 90′.
Gli olandesi ottengono il primo successo e salgono momentaneamente in zona spareggi, mentre il Girona fallisce l’occasione di ottenere la seconda vittoria consecutiva, rimanendo a quota tre.
Spettacolarità: 40/100
Bologna-Monaco: 0-1
86′ Kehrer
Il Bologna rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria e cade in casa contro il Monaco.
I biancorossi partono meglio, con Skorupski che al 15′ si supera per deviare il tiro di Embalo sul palo, poi arriverebbe anche il vantaggio con la zuccata di Singo su angolo battuto da Akliouche, ma, dopo revisione al VAR, l’arbitro azero Aghayez annulla la marcatura. che manda palla sul palo. Ancora il portiere dei felsinei deve opporsi a Golovin al 35′, poi si sveglia il Bologna con Beukema che sporca i guantoni di Majecki al 40′ e Castro che si vede invalidare, per fuorigioco attivo di un compagno, il gol dell’1-0 al 41′. Ad inizio ripresa il diagonale di Fabbian viene respinto da Majecki, poi, quando la partita sembra incanalarsi verso lo 0-0, giunge la beffa: all’87’ i francesi trovano il vantaggio con la zampata di Kehrer su sviluppi di corner battuto da Embolo. Non succede più nulla, con il Bologna che rimane a un solo punto in classifica e permette al Monaco di salire a quota dieci.
Spettacolarità: 40/100
Dortmund-Sturm Graz: 1-0
85′ Malen
Ci si aspettava una goleada del Dortmund e invece lo Sturm Graz fa una partita di grande ordine e sacrificio, cedendo solamente quando il cronometro segna il minuto 86, per effetto del gol di Malen, che non lascia scampo a un fino a quel momento perfetto Scherpen su assist di Guirassy. Statistiche nettamente a favore degli uomini di Sahin – otto tiri in porta a uno, con gli austriaci che si sono resi molto pericolosi al 71′ con un tiro acrobatico di Biereth che termina di poco sul fondo – che si riprendono dalla pesante sconfitta (soprattuto dal punto di vista psicologico) subita nel turno precedente contro il Real Madrid, salendo a quota nove punti e lasciando a zero gli sfortunati “blackies”, che subiscono la terza sconfitta di misura di questa Champions.
Spettacolarità: 45/100
Liverpool-Leverkusen: 4-0
61′-83′-90+2′ Diaz – 63′ Gakpo
La sfida di alta classifica tra inglesi e tedeschi non regala grosse emozioni nel primo tempo, con unica emozione vera che giunge al 44′, quando Frimpong batte Kelleher ma il suo gol viene annullato per un precedente fallo di mano dello stesso numero 30. La ripresa ha tutt’altro tenore, soprattutto per merito dei padroni di casa: Salah calcia a lato da buona posizione al 58′, poi arriva l’uno-due letale degli uomini di Slot con Luis Diaz che 61′, servito da uno splendido filtrante di Jones, non lascia scampo a Hradecky, così come Gakpo che insacca con un colpo di testa in tuffo il cross di Salah al 65′. Luis Diaz si porta anche il pallone a casa, battendo nuovamente il portiere dei tedeschi prima all’83’, sfruttando un altro assist di Salah, e poi al 90′ al termine di un batti e ribatti.
Il Liverpool, in attesa di Brugge-Aston Villa, rimane l’unica squadra a punteggio pieno nella competizione, mentre il Leverkusen assapora per la prima volta l’amaro sapore della sconfitta e scivola fuori dalle prime otto posizioni.
Spettacolarità: 50/100
Real Madrid-Milan: 1-3
12′ Thiaw (M) – 23′ Vinicius J. (R) – 39′ Morata (M) – 73′ Reijnders
Partita ricca di emozioni quella tra blancos e rossoneri che producono un primo tempo da ben dodici (sei per parte) tiri in porta, con Maignan e Lunin che si superano in più occasioni per evitare che il punteggio sia maggiore dell’effettivo 1-2 al 45′. Thiaw sblocca il parziale con un colpo di testa su angolo battuto da Pulisic al 12′, ma un’ingenuità di Royal permette a Vinicius di pareggiare dal dischetto al 23′, spiazzando Maignan dopo averlo messo a sedere. La partita vive di emozioni continue con Lunin che si oppone a Reijnders ma sbaglia al 39′ la respinta su un rasoterra di Leao, permettendo a Morata di irrompere e insaccare il nuovo vantaggio milanista, messo in ghiaccio dal portiere rossonero prima del duplice fischio, avendo la meglio in una sfida tutta francese con Mbappé al 44′. Il Milan va vicinissimo al terzo gol con la zuccata di Leao al 52′ che viene respinta con un intervento in tuffo da Lunin, col portiere ucraino che viene invece salvato dal palo al 68′ quando Morata cerca la doppietta su sviluppi di corner. I calciatori di Ancelotti cadono però nuovamente al 73′, con Reijnders che insacca su assist di Leao, e accorcerebbero le distanze all’81’ con Rudiger, se non fosse che la rete viene invalidata per fuorigioco attivo di Rodrygo. Addirittura Loftus-Cheek fallisce l’1-4 all’88’ facendosi murare da Lunin, mentre Maignan si supera al 94′ per mantenere il punteggio invariato chiudendo sull’ex Diaz e Garcia.
Il Real Madrid, dopo l’incredibile rimonta sul Dortmund, torna alla sconfitta e rimane a quota sei punti, dove viene agganciato proprio dal Milan, nuovamente vincente per 3-1, così come due settimane fa contro il Brugge.
Spettacolarità: 80/100
La Vittoria di Fonseca
Eh si, attribuiamola all’allenatore questa gara epica. Diamo il giusto riconoscimento a chi sempre è stato accusato dei dolori del giovane Milan di quest’anno. E, considerando anche il derby, sono due, finora, le grandi prestazioni dei rossoneri, guarda caso nei due match più attesi e più importanti, finora, dell’anno. Di fronte aveva un maestro assoluto del calcio europeo e il buon Fonseca se l’è cavata davvero bene anche sul lato tattico oltre che di strategia. Impiegando i giocatori giusti, impiegandoli nel posto giusto, anche quando non era il loro abituale, e uscendo da uno stadio mitico confortando l’allenatore avversario. Non vale dire che di fronte aveva un Real in maschera perché pochi giorni fa anche “questo” Real era stato in grado di annichilire un’ottima squadra come il Borussia Dortmund. E quindi si prega i contestatori col pennino di lasciar lavorare in pace un tecnico che ha costruito l’ottimo Lilla che onora il torneo. Che ha sempre, sempre un tratto di gentilezza quando è in campo e quando è in tribuna stampa e che si deve dividere fra le bizze delle sue star e l’assenza di una dirigenza, tanto numerosa quanto impercettibile. In altro spazio ci occupiamo della cronaca, qua vogliamo rivendicare il lavoro di un allenatore che, per qualità tecniche e per qualità umane, è una risorsa importante del calcio italiano. Perché gli allenatori italiani sono in tutto il mondo a diffondere la grande storia del nostro football ma, per la salute di questo, è anche necessaria un po’ di contaminazione con culture diverse e con storie diverse. Perché solo l’integrazione può determinare il progresso. Del calcio come delle razze.
Sporting Lisbona – Manchester City: 4-1
4′ Foden (M) – 38′-49′-80′ Gyokeres (S) – 46′ Araujo (S)
Incredibile epilogo allo stadio Alvalade in cui di salutava il tecnico Amorim. E miglior congedo il neo allenatore del Maniu’ non poteva concedere alla tifoseria locale, un congedo che da di trionfo. Ribaltare una corazzata come quella di Guardiola e sotterrarla di reti sembra quasi impossibile, ma è esattamente quanto è avvenuto col bomber Gyokeres in grado di battere per tre volte Ederson. Uno dei rarissimi momento difficile dell’era Pep, questo per i Citizens che, dopo le poco significative sconfitte in patria, deve mettere in conto un clamoroso ritardo in Champions che potrebbe pregiudicare l’accesso diretto agli ottavi. Con 7 punti in 4 match il City dovrebbe addirittura uscire dai primi 10 posti e i prossimi match cominciano a diventare basilari se si vuole evitare la figuraccia degli spareggi ( che poi non sai mai come vanno a finire !). Grandi prospettive invece per lo Sporting che, con 10 punti e un + 7 di differenza reti, si propone eccome di tagliare il traguardo degli ottavi prima del tempo. Vedremo con quale tecnico.
Spettacolarità: 75/100
Slovan Bratislava – Dinamo Zagabria: 1-4
5′ Strelec (S) – 10′ Spikic (D) – 30′ Sucic (D) – 54′-72′ Kulenovic (D)
Nuova pesante debacle degli slovacchi che arrivano a 15 reti subite in quattro match del GironeUnico. Stavolta a matare il povero Slovan è la Dinamo che, pur in un match più equilibrato di quanto dica il punteggio, si aggiudica tre punti che cominciano a rendere davvero interessante la classifica dei croati che, assieme ai praghesi dello Sparta, sono gli unia tenere in alto il calcio dell’est in caduta libera. Con 7 punti a metà percorso è chiaro che i croati cominciano a intravedere il traguardo degli spareggi, probabilmente non da teste di serie.
Spettacolarità: 55/100
Celtic – Lipsia: 3-1
23′ Baumgartner (L) – 35′-45+1′ Kuhn (C) – 72′ Hatte (C)
Notte fonda per i tedeschi e per il colosso Red Bull che colleziona disastri in serie in questo GironeUnico. Se Glasgow era l’ultima spiaggia, ecco che il naufrago è ormai segnato e a questo punto anche acchiappare l’ultimo treno per il 24 diventa davvero complicato. Molto meglio un sorprendente Celtic che si issa a sette punti e ipoteca gli spareggi, cercare nelle prossime addirittura di affrontarli da testa di serie.
Spettacolarità: 60/100
Lilla – Juventus: 1-1
27′ David (L) – 60′ Vlahovic (J)
Un punticino per uno porta le due squadre a quota 7, in lizza per gli spareggi, in ritardo per qualcosa in più. Percorso che per i francesi, provenienti dalle qualificazioni è più che soddisfacente mentre per gli ambiziosi bianconeri suona certamente deludente. Ma la Champions è questa e anche una formazione sorprendentemente giochista deve accontentarsi di concedere un punto a una squadra di medio livello come quella di bomber David. Il centravanti ha timbrato il suo solito gol, Zeghrova sfornato il solito assist e attorno a questi satanassi la squadra dell’ottimo Ginesio può costruire la sua strada verso il dentro o fuori di febbraio ed intanto irrobustisce il ranking dei francesi che stanno marciando assai bene con le seconda e la terza dello scorsa Ligue 1.
Spettacolarità: 60/100
Inter-Arsenal: 1-0
45+1 Calhanoglu
Candidata per essere una delle partite più belle di giornata, la sfida tra nerazzurri e biancorossi delude parzialmente le attese.
Parte meglio l’Inter, con Dumfries che fa tremare la traversa dopo 90 secondi e Calhanoglu che mette sul fondo di poco al 3′. Sommer neutralizza un tiro di Saka al 27′ e, in un’uscita fuori tempo, manca il pallone e colpisce la testa di Merino con i pugni al 28′, venendo però graziato dal direttore di gara. La partita si sblocca nel recupero, dagli undici metri: il fallo di mano di Merino viene punito e Calhanoglu insacca centralmente dopo aver aspettato il movimento di Raya, in quello che risulterà essere l’unico vero tiro in porta degli uomini di Inzaghi nel match. Nella ripresa è un monologo della squadra di Arteta, che produce il 72% di possesso palla, ma riesce a calciare in porta solamente in due occasioni, trovando un intervento miracoloso sulla linea di Dumfries al 59′ e uno splendido intervento in tuffo di Sommer su Havertz al 60′, senza dimenticare anche il fondamentale intervento di Bisseck al 75′ ancora su Havertz.
Tre punti di fondamentale importanza per i nerazzurri, che si mettono (assieme a Sporting, Monaco e Brest) a quota 10 e in posizione di primi inseguitori del fuggitivo Liverpool. L’Arsenal sfila invece a due punti di distacco dalla “top 8”, ma migliorando la mira potrà sicuramente ambire al passaggio diretto agli ottavi di finale.
Spettacolarità: 60/100
Vittoria all’Italiana
L’Inter si porta a casa il bottino e questo è, forse, quello che conta. Ma non si può disconoscere che, rispetto all’anno scorso, questa sembra una squadra involuta e molto meno giochista. In campionato galleggia e in Champions si è ritagliata una posizione di prestigio, nettamente la migliore delle italiane. L’avversario di ieri sera era certamente nobile ma non in grandi condizioni e non è riuscita a cavare un ragno dal buco da tanto, confuso, attaccare. Innegabili i meriti dell’Inter che, di squadra e collettivamente, ha difesa una vittoria vitale per il suo percorso nella fase campionato che la proietta d’obbligo tra le candidate principali all’accesso diretto. Dieci punti a metà percorso, con match di difficoltà medio bassa nelle prossime, consentono a Inzaghi di programmare al meglio il calendario fino alla fine dell’anno. Ma le sensazioni sono di un Inter minore, non in grado di raggiungere i suoi più alti obiettivi. Brutta sconfitta per i Gunners che però mantengono un onorevole dodicesimo posto che, visto il calendario, dovrebbe permettere un tranquillo approdo agli spareggi da testa di serie mentre per l’accesso diretto avrebbe bisogno di una decina di punti, non facili in quattro match comunque alla portata.
Brugge – Aston Villa: 1-0
52′ Vanaken
Sorprendente ma non troppo il successo dei padroni di casa contro i fragili capolisti di Birmingham. Del resto la squadra di Hayen si era ben espressa a San Siro mentre gli inglesi avevano fin qui approfittato di un calendario favorevole per ritrovarsi così in alto. Vittoria ben più che legittima quella del Brugge che, dopo un iniziale difficoltà, ha preso in mano un match che ha condotto poi agevolmente sfiorando più volte il raddoppio. Il solito Tzolis e il capitano Vanaken gli alfieri di questa compagine interessante che, grazie anche ad un reparto difensivo arcigno e a un tecnico capace e brillante, aspira agli spareggi, anche di fronte a un calendario più che ostico che lo vedrà impegnato in quattro confronti tutti difficili. L’Aston Villa deludente di ieri, dopo la scoppola in casa Totthenam, vive di rendita per gli spareggi mentre non sembra davvero attrezzata per qualcosa in più.
Spettacolarità: 60/100
Sparta Praga – Brest: 1-2
37′ Fernandes (B) – 80′ Kairinen (S) Autogol – 90+2′ Olatunji (S)
Sfruttando al meglio la sorte di un calendario benevolo il meraviglioso Brest si aggrappa incredibilmente al quarto posto della classifica, guardando dall’alto un gruppo di avversarie ben altrimenti blasonate. Grandissima notizia questa per il calcio francese che pur deve scontare l’avvio shock dei suoi campioni. Sul campo di Praga gli uomini di Roy passano con relativa semplicità sfruttando anche un ambiente difficile in casa Sparta. Adesso i marinai sono attesi dalle due top spagnole con cui sarà difficile raccattare punti che devono essere cercati invece in casa col PSV e sul neutro con gli ucraini. Con quattro punti ci potrebbe essere un buon posto tra i 16 per Roy ed i suoi. Lo Sparta ridimensiona le sue ambizioni e visto il calendario scarse sono le possibilità di proseguire la competizione.
Spettacolarità: 40/100
Bayern – Benfica: 1-0
67′ Musiala
Quando si dice un brodino ! Vittoria chiara quella dei bavaresi che mitigano un po’ la figuraccia fatta finora. Malgrado i tre punti di ieri la squadri Kompany non riesce comunque ancora ad entrare nelle prime sedici ma arrivano comunque buone notizie dal calendario che prospetta per le prossime gare tranquillamente una decina di punti che potrebbero riportare in alto le ambizioni. Per entrare negli otto servirebbe un all in, difficile non impossibile se il tecnico olandese riesce a dare un identita’ alla squadra e a sfruttare i suoi campioni. L’altra squadra di Lisbona si dimostra, anche in questo match, un gradino sotto i cugini e deve obbligatoriamente battere il Bologna a Lisbona per agguantare gli spareggi.
Spettacolarità: 60/100
Stoccarda – Atalanta: 0-2
51′ Lookman – 88′ Zaniolo
Suonano le fanfare in tutta Europa al passaggio di Gasp e della sua banda. Sgominata la formazione che aveva strapazzato la Juventus, adesso per la Dea sono previste due gare più che facili e le star spagnole. Inutile dire che questa squadra se la giocherà con tutte e se non raggiungerà le primo otto piazze sarà unicamente per la gara col Celtic. E in caso di Spareggi sarà davvero dura contrastare una squadra che, anche ieri, ha ribadito uno stato di salute ottimale in tutte le sue componenti, per aggiudicarsi chiaramente un match meno ostico del previsto. In casa Stoccarda si vive di alti e bassi che frenano il buon livello della squadra e l’ottima disposizione di Hoeness. Fermi ad un triste ventisettesimo posto, che affossa ulteriormente un movimento calcistico che paga anche la crisi del Paese intero, lo Stoccarda non deve fallire i prossimi tre impegni per assicurarsi un tranquillo accesso agli spareggi in cui sarà interessante scoprire l’abito che indosserà.
Spettacolarità: 70/100
Shakhtar-Young Boys: 2-1
27′ Imeri (Y) – 31′ Zubkov (S) – 41′ Sudakov (S)
Shakhtar e Young Boys vanno alla ricerca della prima vittoria senza aver trovato precedentemente nemmeno una rete, ed entrambe le squadre si sbloccano a cavallo del 30′: prima gli svizzeri trovano il vantaggio con Imeri al 27′, abile a sfruttare un recupero palla di Niasse sulla trequarti difensiva arancionera, e poi gli ucraini pareggiano al 31′ con il tap-in da due passi di Zubkov su cross basso di Sudakov. Eguinaldo si era fatto ipnotizzare al quarto d’ora da Keller, che para anche la zuccata dell’attaccante brasiliano al 35′, ma il portiere giallonero non riesce a deviare il potente rasoterra in diagonale dal limite di Sudakov, che vale il 2-1. Nella ripresa, gli uomini di Pusic controllano i ritmi, non concedendo di fatto alcun tiro in porta agli avversari – alle volte anche opponendosi con una difesa molto folta – e sprecando in un paio di occasioni il pallone del possibile 3-1.
Vittoria fondamentale per lo Shakhtar, che tiene vive le speranze di spareggio, pesante sconfitta invece per lo Young Boys, che resta a quota zero e vede sempre più ridotte le possibilità di continuare la competizione dopo questa prima fase.
Spettacolarità: 45/100
Feyenoord-Salisburgo: 1-3
45+2′-58′ Konate (S) – 81′ Hadj Moussa (F) – 86′ Guindo (S)
Il match non regala grosse emozioni nel primo tempo, con squadre abbastanza bloccate e un solo tiro in porta a testa: Blaswich all’8′ nega il gol a Paixao, poi si deve attendere addirittura il secondo minuto di recupero per rivedere un nuovo tiro in porta, che è però quello vincente di Konate, che di testa insacca alle spalle di Wellenreuther – che aveva precedentemente regalato il pallone agli austriaci sbagliando un rinvio con le mani – il cross dalla sinsitra di Gloukh. Paixao incorna alto da ottima posizione al 47′, poi al 58′ è ancora Konate a piegare la resistenza degli olandesi, questa volta con un mancino al volo, deviato da Trauner, su un pallone vagante in area. Nieuwkoop non riesce a riaprire la partita perché non inquadra la porta con la testa su sviluppi d’angolo, poi, dopo il rosso diretto a Nadje, il Feyenoord sembra rimettersi in corsa con il gol di Hadj Moussa all’81’, vede Konate fallire un calcio di rigore all’85’, ma incassa poi l’1-3 all’86’ con un potente e preciso mancino di Guindo, che mette in ghiaccio la vittoria.
Il Feyenoord rimane in zona spareggi, ma dovrà certamente esprimere prestazioni migliori nei prossimi turni per rimanerci. Prima vittoria invece per il Salisburgo che, dopo le “mazzate” subite nei turni precedenti, trova finalmente i suoi primi gol nella competizione e i primi tre punti.
Spettacolarità: 70/100
Paris SG-Atletico Madrid: 1-2
14′ Zaire-Emery (PSG) – 18′ Molina (A) – 90+3′ Correa (A)
Si può vincere una partita facendo solo un tiro in porta nel secondo tempo al 93′? Per lezioni su come riuscirci, chiedere all’Atletico Madrid!
In realtà è il Paris a fare subito la voce forte, con Hakimi che sfiora il palo al 2′, Zaire-Emery che batte Oblak al 14′ e insacca l’1-0 al 14′, dopo una clamorosa dormita di Lenglet che permette a Dembele di recuperare il pallone al limite dell’area di rigore dell’Atleti. Gli uomini del “Cholo” però non ci stanno e pareggiano – in maniera anche fortunosa – con il mancino di Molina al 18′ dopo un batti e ribatti in area francese. I calciatori di Luis Enrique producono invece un secondo tempo quasi perfetto, con ben sette tiri in porta che costringono spesso Oblak agli straordinari 8soprattutto su un tiro-cross di Hakimi al 54′, una zuccata di Marquinos e un tiro ancora di Hakimi da ottime posizioni al 73′ e 76′), poi al 93′ la svolta del match: i rouge et blues falliscono un’altra ghiotta occasione, con il cross di Hakimi che non trova deviazioni vincenti dopo una corta respinta di Oblak su un tiro di Lee Kang-In, e vengono incredibilmente puniti da Correa sul contropiede seguente, con un mancino che piega la mano destra di Donnarumma.
Si mette malissimo la classifica per i parigini, che, a quota 4, sono fuori dalle top 24 e sarebbero attualmente eliminati dalla competizione, mentre i madrileni risalgono in zona spareggi.
Spettacolarità: 65/100
Stella Rossa-Barcellona: 2-5
13′ Martinez (B) – 27′ Silas (S) – 53′ Lewandowski (B) – 55′ Raphina (B) – 76′ Lopez (B)
Ci si aspettava una passeggiata del Barcellona e così è stato, anche se nel primo tempo, dopo il vantaggio giunto al 13′ con la zuccata di Martinez in diagonale su punizione ben calciata da Raphinha, la Stella Rossa si toglie la soddisfazione di segnare il gol del momentaneo 1-1 con Silas al 27′, ben servito in profondità dall’ex Milan Krunic. Prima dell’intervallo però Lewandowski riporta in vantaggio i blaugrana – ribadendo in rete il pallone che aveva precedentemente colpito il palo su un bel rasoterra di Raphinha -, con l’attaccante polacco che fallisce clamorosamente l’1-3 al 50′ mandando il pallone sul fondo da ottima posizione, facendosi però poi perdonare con il suo 99° gol in Champions depositando in rete con la coscia da due passi al 53′. Raphinha, con un piattone dal limite, e Lopez, con un tocco di punta in area, arrotondano il punteggio al 55′ e 77′, prima del tiro a giro di Milson che vale il 2-5 finale.
La Stella Rossa rimane tristemente a quota 0 (in compagnia di Lipsia, Sturm Graz, Young Boys e Bratislava), incassando nuovamente cinque reti. Il Barcellona ottiene invece la terza vittoria consecutiva, con un’altra prestazione ricca di reti (in tutte le partite vinte, gli uomini di Kompany hanno segnato almeno quattro volte) e salgono al sesto posto a quota nove punti, insieme a Dortmund e Aston Villa.
Spettacolarità: 60/100