Young Boys – Atalanta: 1-5
9′-39′ Retegui (A) – 11′ Ganvoula (Y) – 28′-56′ De Ketelaere (A) – 32′ Kolasinac (A)
In questo momento ci vuol altro che il campo sintetico per fermare la Dea. Anzi stiamo aspettando un anche comprensibile calo, visto che continuando con questo ritmo davvero non sappiamo dove può arrivare quest’anno la Gaspband. Certo gli svizzeri avevamo avvertito essere ben poca cosa e quindi dobbiamo anche fare una tara all’ennesimo, va detto, figurone fatto dagli orobici in giro per l’Europa. Ma i tre punti e la convinzione quest’anno di essere davvero la miglior versione dell’Atalanta mai vista possono certamente portare in alto un club che ci divertiremo certo a vedere anche coi grandi di Spagna. Così, giusto per vedere l’effetto che fa.
L’indice di spettacolarità di questo match è strettamente connesso ad una gara impari
Bayer Monaco – PSG: 1-0
38′ Kim Min-Jae
Se si volevano risposte in merito alla determinazione dei giocatori e al credo calcistico di Kompany la gara di ieri sera ha dato certamente buone risposte ai tifosi bavaresi che hanno osservato una squadra volitiva, con un atteggiamento fin dall’inizio votato all’assalto. Naturalmente il match non ha completamente dissipato i dubbi sul reale valore del Bayern odierno perché quando questo ha calato un po’ il ritmo ha dovuto soffrire non poco i ragazzi fidi Luis Enrique. I quali non hanno demeritato anche se questa ennesima sconfitta, la terza su cinque partite, li pone fuori dalle 8 elette è costretta agli spareggi di febbraio per continuare il loro percorso.
Spettacolarità: 70%
Barcellona – Brest: 3-0
10′-90+2′ Lewandowski – 66′ Olmo
Una spruzzata di ragazzini, con l’assenza del più talentuoso, e un vecchio pirata delle aree di rigore possono quest’anno andar davvero molto lontano dopo qualche anno di latitanza ad alti livelli per il Barca. La gara con i Francesco, che pure lì precedevano in classifica, non era di per se molto complicata e i catalani hanno svolto la pratica senza particolari problemi. Non vorremmo gufare troppo ma questa edizione dei blaugrana punta veramente a primeggiare in tutte le competizioni e quindi sarà certamente tra gli otto club che guarderanno gli spareggi sul divano per poi andare agli scontri diretti con grandi attese. Il Brest non può che riposizionarsi e cercare ancora, comunque, una qualificazione diretta che sarebbe l’ennesimo miracolo di questa piccola società alla periferia del calcio che conta.
Indice spettacolarità sempre alto quando gioca il Barca: 70%
Sparta Praga – Atletico Madrid: 0-6
15′-59′ Alvarez – 43′ Llorente – 70′ Griezmann – 85′-89′ Correa
Che non fosse un match incerto lo avevamo facilmente previsto ma che il, sempre parco di bel calcio, Cholo si divertisse così tanto lontano da Madrid non era facilmente pronosticabile. Ma tant’è, quest’anno le formazioni dell’est sono tutte poco competitive, e per le altre è gioco facile avere il sopravvento. Anche se lo Doarta si presentava a questo match con dei buoni risultati in carniere sarà bene che si mettano in testa che più di una posizione intorno al ventesimo posto non possono strappare mentre per i colchoneros si accende un po’ di luce dopo tanto buio e, anche se agganciare il carro delle fantastiche otto sembra ormai difficile, possono però guardare agli spareggi con animo sereno. Del resto Simeone non è uomo da divano e quindi ben vengano questi due match dove un Atletico intonato non avrà problemi a staccare il pass.
Indice spettacolarità non valutabile causa palese inferiorità di una delle due squadre.
Slovan Bratislava-Milan: 2-3
21′ Pulisic (M) – 24′ Barseghyan (S) – 68′ Leao (M) – 71′ Abraham (M) – 88′ Marcelli (S)
Vittoria del Milan doveva essere e vittoria è stata, ma sicuramente non come ci si aspettava.Il copione tattico è quello prevedibile: i calciatori di Fonseca giocano molto alti, complice anche la linea difensiva molto bassa – praticamente a ridosso della propria area di rigore – di quelli di Weiss, che vanno però per primi vicinissimi al gol al 15′, quando Strelec, lanciato in profondità, salta anche Maignan ma calcia in maniera imprecisa e permette a Pavlovic di poter salvare il risultato. Pulisic prende per mano la squadra e prima si fa ipnotizzare da Takac al 16′ e poi lo batte – in una rara occasione di contropiede rossonero – con un piattone destro al 21′. Sembra mettersi tutto per il meglio per i milanisti, che però peccano nelle marcature preventive al 24′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo in proprio favore: Barseghyan parte addirittura dalla sua metà campo, arriva a tu per tu con Maignan e lo batte con un tocco sotto mancino. Gli attaccanti delle due squadre sembrano avere le polveri bagnate e non accade praticamente nulla di importante fino al 68′, quando il subentrato Leao (al posto di uno spento Okafor) insacca il nuovo vantaggio sfruttando un illuminante filtrante di Fofana che mette il 10 in condizione di poter arrivare a sfidare Takac e superarlo. Strelec completa poi la sua serata orribile al 71′, sbagliando un retropassaggio e regalando clamorosamente ad Abraham un pallone da spingere solamente in rete, con l’inglese che ringrazia e sigla l’1-3. Lo Slovan all’89’ si toglie la soddisfazione anche del secondo gol (su azione probabilmente viziata da due falli a inizio azione) con un grandissimo tiro col sinistro di Marcelli che piega le dita del portiere ospite, poi il risultato non cambia più con il Milan che tiene vivissime le ambizioni di passaggio diretto agli ottavi di finale, ma dovrà certamente migliorare approccio e mentalità se vorrà riuscirci.
Spettacolarità: 50/100
Inter-Lipsia: 1-0
27′ Lukeba (RB L.) Autogol
L’Inter sfodera una prestazione importantissima ai fini della classifica che, in attesa dei match di domani, recita primo posto.I calciatori di Inzaghi non concedono assolutamente nulla al Lipsia e fanno loro i tre punti grazie all’autorete di Lukeba al 27′, sugli sviluppi di una punizione tagliata di Di Marco precedentemente già deviata da Pavard, e fallendo in più occasioni il pallone del possibile 2-0. Poco male però, dato che Sommer vive di fatto una partita da spettatore non pagante fino al 69′, quando si oppone al diagonale di Nusa.I nerazzurri rimangono l’unica squadra di tutta la Champions League senza gol subiti cosa che permette ovviamente di poter massimizzare ogni gol (7 finora) fatto da Lautaro e compagni. Quando poi è un autogol, come in questo caso, a regalare un successo, allora vuol dire proprio che la strada è sicuramente quella giusta, con passaggio diretto agli ottavi che risulta essere ora più che probabile.
Spettacolarità: 60/100
Leverkusen-Salisburgo: 5-0
8′-30′ Wirtz – 11′ Grimaldo – 61′ Schck – 72′ Garcia
Sfida senza storia quella tra tedeschi e austriaci, con i padroni di casa che ottengono un ampio quanto importante 5-0 che riapre le speranze di qualificazione diretta agli ottavi.Writz costringe subito Schlager all’intervento salva risultato, ma il portiere degli austriaci nulla può prima sul calcio di rigore (alquanto dubbio) calciato dallo stesso Wirtz all’8′ e poi sulla precisa punizione dai 20 metri di Grimaldo indirizza all’11’. I giocatori di Xabi Alonso non si fermano e vanno in più occasioni vicini al terzo gol che arriva poi allo scoccare del 30′, con Wirtz che batte nuovamente Schlager col piattone destro dopo una percussione. Nella ripresa, Schick al 61′ trova il 4-0 con un tocco in area piccola su cross dalla destra di Frimpong e Garcia al 72′ firma pure il 5-0, legittimando la netta vittoria che permette al Leverkusen di salire momentaneamente in “top 8”.
Spettacolarità: 40/100
Manchester City-Feyenoord: 3-3
44′-53′ Haaland (M) – 50′ Gundogan (M) – 75′ Hadj Moussa (F) – 82′ Gimenez (F) – 89′ Hancko (F)
La squadra di Guardiola non esce dalla crisi e dopo cinque sconfitte consecutive, si fa riacciuffare dal 3-0 al 3-3 dal Feyenoord.Partono fortissimo gli inglesi con Haaland che di testa colpisce un palo al 10′, mentre Wellenreuther deve superarsi su un tiro di Foden al 23′ e “soffiare via” la zuccata di Ake al 38′ su sviluppi di corner, poi però capitola al 44′ sul calcio di rigore calciato da Haaland. Tra 50′ e 53′ i “citizens” indirizzano la partita con le reti di Gundogan – tiro al volo mancino deviato in maniera decisiva da un difensore prima del possibile intervento del portiere degli olandesi – e ancora di Haaland, con una scivolata in area piccola su assist di Nunes. Quando tutto sembra finito, succede l’imponderabile: il Feyenoord prima ringrazia una clamorosa disattenzione di Gvardiol che regala il pallone del 3-1 a Moussa al 75′, poi all’82’ Gimenez insacca da due passi sul traversone di Lotomba e regala ultimi minuti al cardiopalma, con Paixao che all’89’ viene lanciato in profondità, salta Ederson – autore di un’uscita scriteriata – e serve a Hancko un pallone da spingere solamente in rete per il clamoroso 3-3. Grealish colpisce la traversa al 91′ con un destro deviato, in quella che risulterà essere l’ultima emozione di un pazzo ed emozionante match, che inguaia il City costringendolo a massimizzare i risultati nelle ultime tre partite per sperare nel passaggio diretto al prossimo turno.
Spettacolarità: 85/100
Sporting-Arsenal: 1-5
7′ Martinelli (A) – 22′ Havertz (A) – 45+1′ Gabriel (A) – 47′ Inacio (S) – 65′ Saka (L) – 82′ Trossard (L)
Lo Sporting cade pesantemente sotto i colpi dei “Gunners” che escono con un importantissimo 1-5 dall'”Alvalade”Gli uomini di Arteta indirizzano subito bene il match, trovando il vantaggio all’8′ con il tap-in di Martinelli sul cross basso di Timber e il raddoppio con Havertz al 22′, ancora una volta con un tocco sotto misura su cross basso, questa volta di Saka, sempre dalla corsia destra. I biancoverdi provano a reagire al 44′ con un bel tiro di Quenda che viene deviato oltre la traversa dal provvidenziale intervento di Raya, ma poi arriva lo 0-3 inglese con la zuccata di Gabriel su corner battuto da Rice nel primo minuto di recupero della prima frazione. Inacio prova a riaprire il match al 47′ insaccando sul calcio d’angolo di Trincao, ma le speranze vengono spezzate dal rigore realizzato da Saka al 68′, con Trossard che all’83’ di testa trova anche l’1-5 dopo la corta respinta di Israel sul tiro di Merino. La notizia del giorno è anche quella che Gyokeres non riesce a segnare, fermato all’87’ dalla traversa a Raya battuto, ma si sarebbe trattato come di un gol utile forse solamente per la statistiche.I portoghesi si fanno dunque agganciare dagli inglesi a quota dieci, con entrambe le squadre che lotteranno certamente per poter passare agli ottavi.
Spettacolarità: 60/100
Liverpool – Real Madrid: 2-0
52′ Mac Allister – 76′ Gakpo
Che non fosse il momento ideale per i blancos per far visita ad Anfield Road era facile pensare. Ma la realtà è stata anche più brutta per la truppa di Ancelotti che solo 5 mesi fa vinceva la sua quindicesima coppa. Ma sembra invece passato un secolo da allora visto la stesa presa dagli uomini di un sempre più convincente Arne Slot che hanno letteralmente annichilito un pallido Real. Il punteggio è niente rispetto al dominio vero e proprio che i Reds hanno imposto ai titolati avversari, sciorinando davvero un calcio galattico, certamente il migliore che il calcio europeo può proporre in questo momento. Difficile dire se la squadra inglese può continuare a questi livelli per tutta la stagione ma certo è che tutti coloro che avevano dubitato del post Klopp, noi fra questo, devono certamente ricredersi. Lo show dei padroni di casa non può passare sotto silenzio il momento davvero difficile dei madrileni che continuano a vedere in Mbappe un corpo estraneo, incapace di entrare nei meccanismi di Ancelotti. Il tecnico italiano deve veramente superarsi quest’anno per ritrovare il suo Real e invertire una rotta così deludente che ormai si deve seriamente pensare ad un umiliante ricorso agli spareggi per rimanere in lizza nella competizione.
Indice spettacolarità 75/100 a tutto merito del Liverpool che sta giocando in modo fantastico
Sturm Graz – Girona: 1-0
59′ Biereth
Catalani a picco sul terreno austriaco con una sconfitta che mette seriamente a repentaglio anche gli spareggi. Quell’accenno di ripresa che la Liga aveva testimoniato nelle ultime settimane, si è eclissato sul prato di Graz dove i coraggiosi austriaci sono riusciti in una piccola impresa, togliendosi dall’imbarazzante posizione e dando un piccolo contribuito al languente ranking nazionale. Male, male invece il club guidato da Guardiola che sta sprecando la grande occasione della platea Champions accumulando quasi solo brutte figure.
Indice spettacolarità 55/100
Dinamo Zagabria – Borussia D.: 0-3
41′ Gittens – 56′ Bensebain – 90′ Guirassy
Troppo Borussia per i croati potremmo dire, analizzando un match che ha rimesso in sesto le ambizioni delle due squadre : piani alti per i vicecampioni in carica, con buone possibilità di entrare negli 8 e ridimensionamento per la squadra di Bjelica che dovrà ancora lottare per acquisire quegli spareggi che certamente erano, fin dall’inizio, il massimo degli obiettivi. Il Dortmund di Sahin, che ha onorato senza grossi sforzi il pronostico in questo match, si attesta al quarto posto della classifica e attende, con relativa serenità, la visita della terza, quel Barcellona che ormai fa tremare tutti gli avversari.
Indice spettacolarità 60/100
Celtic – Brugge: 1-1
26′ Carter-Vickers (C) Autogol – 60′ Manda (C)
Come immaginavamo un match al cardiopalmo giocato da due vere squadre al Celtic Park. Siamo consci che mai potremmo ammirare un torneo continentale di football con 20 paritetiche protagoniste, ma se almeno potessimo contare su formazioni credibili come le contendenti di questa gara, saremmo già a buon punto. Almeno nessuna squadra potrebbe maramaldeggiare come invece sta avvenendo troppo spesso: troppi gol non è detto che sempre sia indice di spettacolo ! Queste due squadre, espressione di due movimenti certamente minori, sono partite per agguantare onorevolmente gli spareggi, e punticino dopo punticino stanno raggiungendo il loro traguardo, regalando così al proprio pubblico un quinto match in cui festeggiare l’obiettivo raggiunto e mettere un ulteriore matto cibo nella loro crescita.
Indice spettacolarità 65/100
Aston Villa – Juventus: 0-0
Ennesimo pareggio, non il primo a reti bianche, per la squadra di Motta che annega anche a Birmingham nel suo grigiore. Salvata nei secondi finali da un occhiuto Var, i bianconeri non possono certo gioire più di tanto di questo generoso intervento. La classifica rimane , assai, deficitaria e il gioco espresso anche di più. Molto meglio il gruppo sapientemente diretto da Emery che continua il suo percorso netto e nelle prossime tre partite, tutte abbordabile pur de complesse, potrebbe anche acchiappare miracolosamente un posto nel club dei grandi.
Indice spettacolarità 50:100 quando è in campo la Juventus difficile vedere bel gioco
Stella Rossa-Stoccarda: 5-1
5′ Demirovic (ST) – 12′ Silas (SR) – 31′ Krunic (SR) – 65′ Ivanic (SR) – 69′-88′ Radonjic (SR)
Partita capolavoro della Stella Rossa che schianta lo Stoccarda al Marakana e si regala la prima vittoria in questa Champions League.
La partita è molto vivace e nel primo quarto d’ora regala due reti: al 5′ Demirovic batte con un destro al volo Gutesa dopo un batti e ribatti in area di rigore, mentre all’12’ Silas – in prestito proprio dallo Stoccarda ai serbi! – scippa il pallone a Stiller e supera Nubel con un piattone dal limite. L’equilibrio dura – con anche un gol annullato per fuorigioco a Demirovic al 28′ -, fino al 31′ quando Krunic, lasciato libero in area, ribalta il risultato sfruttando un cross di Seol. Fuhrich impegna il portiere locale al 36′, ma nella ripresa è Nubel a dover calare interventi importanti per salvare il risultato, prima su Silas al 52′ in contropiede e poi al 58′ per chiudere su Ndiaye che era scappato in velocità a Rouault. I biancorossi però vogliono il gol, spingono sull’acceleratore, e addirittura trovano prima il terzo e poi il quarto grazie a due subentrati: al 65′ con la zuccata di Ivanic – che un minuto prima si era fatto ipnotizzare dal portiere dei tedeschi nell’uno contro uno – su corner battuto Elsnik, e poi al 69′ con una velocissima ripartenza che viene finalizzata da Radonjic. Termina con i tifosi presenti al Marakana che dal 70′ cantano “auf wiedersehen” agli avversari e il gol di 5-1 di Radonjic all’88’ che mette la ciliegina sulla torta alla splendida prestazione degli stellati, che rilanciano le proprie speranze per raggiungere i playoff e mettono qualche pensiero al Milan, che dovrà ospitarli a San Siro nel prossimo turno.
Spettacolarità: 70/100
Bologna-Lille: 1-2
44′-66′ Mukau (L) – 63′ Lucumi (B)
Il Bologna cade nuovamente al “Dall’Ara” contro il Lille e dice quasi addio alla competizione, rimanendo a quota un punto e vedendo il 24° posto a ben cinque lunghezze.
Passano 5 minuti e Dallinga si vede annullare un gol per posizione di fuorigioco sul lancio di Orsolini, poi i calciatori di Genesio prendono campo: Alexsandro colpisce il palo su sviluppi di corner al 13′, Skorupski al 40′ è provvidenziale nel chiudere un contropiede di Fernandez-Pardo, ma il portiere polacco nulla può al 44′ sul tap-in di Mukau, che segna su una sfortunata azione nata da un rimpallo sfavorevole di Beukema su un rinvio di Posch dopo una rimessa in zona difensiva dei padroni di casa. Al 59′ Dallinga fallisce clamorosamente un colpo di testa da ottima posizione indirizzando troppo verso Chevalier, ma al 63′ il portiere francese nulla può sul tiro di Lucumi sulla punizione calciata da Lykogiannis, con il Bologna che sigla finalmente il primo gol nella competizione. Peccato che il pareggio emiliano duri solo tre minuti, perché ancora Mukau deposita alle spalle di Skorupski dopo una bella percussione sulla corsia sinistra di Fernandez-Pardo. Il risultato finale potrebbe essere anche peggiore se Fernandez-Pardo e Sahraoui non trovassero sulla propria strada il doppio strepitoso intervento di Skorupski al 73′, ma comunque i tre punti vanno in Francia, con il Lille che sale a 10 punti così come altre sei squadre e sarebbe attualmente costretto ai playoff solo per differenza reti.
Spettacolarità: 60/100
Monaco-Benfica: 2-3
13′ Ben Seghir (M) – 48′ Pavlidis (B) – 67′ Magassa (M) – 84′ Cabral (B) – 88′ Andouni (B)
Monaco e Benfica regalano un match dalle mille emozioni, con i padroni di casa che perdono l’occasione di agganciare il secondo posto e si trovano ora nel gruppone delle sette squadre a quota 10 punti.
Ben Seghir fallisce una ghiotta occasione al 9′, ma si fa perdonare al 13′, minuto in cui batte Trubin sfruttando al meglio un ottimo assist di Golovin. Il Benfica non ci sta e prima del termine della prima frazione crea quattro palle gol importanti: al 32′ il tiro di Carreras deviato da Singo fa venire i brividi a tutti i tifosi monegacshi, andando solo di un soffio oltre il palo; al 37′ prima Di Maria perde la sfida a tu per tu con Majecki e poi, sul corner seguente, Otamendi incorna alto da ottima posizione, mentre al 41′ il portiere locale si oppone in tuffo al tentativo angolato di Akturkoglu.
Nella ripresa poi succede di tutto. Embolo colpisce il palo a botta sicura al 47′, passa un minuto e Pavlidis sfrutta l’errato retropassaggio di Caio Henrique per superare Majecki e insaccare nella porta vuota l’1-1. Al 50′ e 54′ le due squadre si vedono entrambe annullare gol dal VAR per posizioni di offside di Akliouche e Di Maria (quest’ultimo aveva servito Bah), poi al 58′ il Monaco resta in 10 per il doppio giallo a Singo, ma Magassa porta comunque nuovamente in vantaggio i padroni di casa. Trubin deve dire “no” anche a Balogun al 75′ per evitare il doppio svantaggio e questo si rivelerà essere un evento fondamentale: Di Maria infatti sale in cattedra e serve con due assist perfetti per i colpi di testa di Cabral all’84’ e Amdouni all’88’, ribaltando il risultato e portando tre punti di fondamentale importanza in Portogallo, con le “Aquile” che possono ora anche sognare l’accesso diretto agli ottavi, distante ora solamente un punto.
Spettacolarità: 75/100
PSV-Shakhtar: 3-2
8′ Sikan (S) – 37′ Zubkov (S) – 87′-90′ Tillman (P) – 95+5′ Pepi (P)
Altra partita pazza quella del “Philips Stadion” con il PSV che sembra trovarsi nella classica situazione di partita storta, ma riesce a raddrizzarla e vincerla all’ultimo respiro. Infatti nella prima frazione il PSV crea, ma è lo Shakhtar a capitalizzare: sono ben sei i tiri in porta degli olandesi, che impegnano subito Riznyk con Bakayoko, ma un ottimo Konoplya serve Sikan che segna in scivolata all’8.
Dopo due tiri imprecisi di Kryskiv e Zubkov, il PSV va vicino al pareggio con i tiri di De Jong e Lang che vengono murati dal portiere ospite, poi lo Shakhtar trova il raddoppio con Zubkov al 37′ che batte Benitez nuovamente su un assist di Konoplya, abile a scippare palla a Dams nella trequarti offensiva.
La ripresa scorre senza particolari emozioni fino al rosso a Pedrinho che dà nuova linfa ai biancorossi, che dopo aver visto l’ennesimo intervento strepitoso di Riznyk al 72′ su un tiro a giro di Bakayoko, insaccano tre volte il pallone tra l’87’ e il 95′: Tillman esulta all’87’ e 90′, in entrambi i casi con tiri dalla distanza, poi, all’ultimo respiro, Pepi regala in mischia la vittoria ai tifosi di Eindhoven, che adesso possono addirittura anche sperare di poter ambire agli ottavi diretti, trovandosi a quota 8 punti, mentre lo Shakhtar rimane comunque in corsa per poter provare ad accedere almeno ai playoff.
Spettacolarità: 75/100