di Armando Borrelli
Siamo quasi alla conclusione di una “League Phase” che potremmo quasi definire sorprendente per alcuni risultati e hanno reso certamente questa fase iniziale della Champions League molto più interessante dei soliti gironi del passato. Come regalo di fine 2024, la nostra redazione ha deciso di voler stilare questo pagellone, per vedere promossi e bocciati (non solo tra le squadre) finora.
Voto 1 – Gruppo Red Bull
Quando hai una squadra in Prima Fascia magari puoi fallire l’accesso diretto agli ottavi di finale, ma di certo non puoi mancare quantomeno gli spareggi. E invece il Lipsia è riuscito nell’impresa di essere tra le prime tre squadre che sono certe di non proseguire il proprio percorso, con l’onta di essere rimasta a 0 punti e aver buttato letteralmente alle ortiche alcune partite. Se poi consideriamo che anche il Salisburgo – altra squadra in orbita dell’azienda bibitara che, nel frattempo, è riuscita anche a farsi sfuggire il campionato costruttori in Formula 1 (ma su questo non ci dilunghiamo troppo) – ha raccolto solamente tre punti finora e vede ridotte al lumicino le possibilità di poter agganciare quantomeno gli spareggi per gli ottavi (anche perché deve affrontare sfide tutt’altro che abbordabili, ossia entrambe le squadre di Madrid), ecco che la debacle dei “bulli” è completa. – Più che “bulli”, micetti.
Voto 2 – Bologna (come i punti)
Non ce ne vogliano gli amici emiliani. Si sapeva che l’esperienza dei “felsinei” sarebbe stata complicata, complici anche il cambio della guida tecnica e la cessione di Zirkzee rispetto alla passata stagione, ma di certo non ci saremmo aspettati di vederli ancora a secco di vittorie a questo punto. Le occasioni perse, soprattutto all’esordio contro lo Shakhtar Donetsk, creano sicuramente rammarico per un’avventura che tutti speravamo avrebbe potuto regalare più gioie, cosa non impossibile dato il percorso di un underdog (ne parleremo dopo) come il Brest. – Rimpianto
Voto 3 – Il movimento dell’Est Europa
Eravamo abituati a vedere le squadre dell’Est creare grossi grattacapi a tutte, ma dobbiamo invece notare che, fatta eccezione per la Dinamo Zagabria, tra tutte le formazioni che vanno dall’ex Jugoslavia verso Oriente (Slovan Bratislava, Stella Rossa, Sparta Praga) praticamente nessuna pare essere ancora in lotta per superare il turno. Che fine hanno fatto i Mihajlovic, Savicevic e Stojkovic che fino agli albori degli anni ’90 riuscivano anche a raggiungere (e vincere) le finali? – Desaparecidovic
Voto 4 – Paris SG
Insufficienza troppo pesante? Beh, forse non troppo considerando che i calciatori di Luis Enrique sono certamente fuori dall’accesso diretto agli ottavi e sarebbero addirittura fuori dalla competizione se si fossero disputate le canoniche sei giornate dei gironi. Inoltre il calendario regala la sfida casalinga contro il Manchester City ferito (ne parliamo a breve) ma anch’esso bisognoso di punti per poter continuare il percorso europeo e l’insidiosa trasferta in casa di uno Stoccarda che potrebbe giocarsi l’ultima partita “alla morte” per poter rubare proprio ai transalpini una posizione nelle “top 24”. Possibile che la partenza di Mbappé (tutt’altro che incisivo e decisivo nel Real Madrid) abbia inciso così tanto sulle capacità offensive di una squadra che – tolte le tre reti segnate al Salisburgo, di cui si è già parlato in precedenza – ha messo a segno solamente altre tre reti? – La dura legge del gol.
Voto 5 – Manchester City e Real Madrid
Se Atene piange, Sparta non ride: non solo il Paris, ma anche Manchester City e Real Madrid hanno balbettato nei primi sei incontri e si ritrovano rispettivamente al 22° e 20° posto della classifica e quindi dovranno lottare e sudare per poter staccare quantomeno il pass per gli spareggi. Chi lo avrebbe mai detto all’inizio della competizione che le ultime due vincitrici si sarebbero trovate così in basso? I “citizens” lottano contro un periodo negativo importante – influenzato anche dall’indagine in atto da parte della Premier League? – che li ha visti trionfare solamente una volta dalla fine di ottobre, mentre Mbappe sembra non essere ancora del tutto integrato negli ingranaggi dei “blancos”, con la posizione da “9” puro che sappiamo bene non sia come la sua preferita… peccato che a giocare da esterno sinistro offensivo ci sia un certo Vinicius Jr che è sicuramente un altro top (se non “il” top) del ruolo. E così Ancelotti si trova costretto a provare a far coesistere tanti campioni (non dimentichiamo Bellingham e Rodrygo), con alterne fortune che gli portano in dote un secondo posto ne LaLiga (dietro ai cugini “colchoneros”) e in posizione precaria in Champions. – I soldi non fanno la felicità.
Voto 6 – Juventus
Imbattuta in campionato, battuta in Champions solo dallo Stoccarda, la Juventus di Thiago Motta sarebbe attualmente testa di serie ma dovrà fronteggiare scontri insidiosi – ma non impossibili – in casa del Brugge e del Benfica. Una sufficienza è comunque meritata perché a punti persi (alla già citata sconfitta contro i tedeschi aggiungiamo il pari con il Lille più che quello con l’Aston Villa) fanno da contraltare prestazioni di carattere come il successo per 2-3 in casa del Lipsia e soprattuto il 2-0 contro un City che, seppur in crisi, rimane sempre una squadra composta da una rosa che può sempre trovare il colpo letale. – Ultimi sforzi.
Voto 7 – Inter, Milan e Atalanta
Sapevamo di poter sperare di vedere squadre italiane direttamente agli ottavi e probabilmente queste tre saranno quelle che ci riusciranno. Andando in ordine di classifica, l’Inter ha avuto un inizio di competizione quasi perfetto, con porta imbattuta fino al 90′ dell’ultima sfida con il Leverkusen che è costata una prima sconfitta che fa male ma non dovrebbe scalfire le possibilità di accesso diretto al prossimo turno. Il Milan di Fonseca, dopo due forti schiaffoni subiti nei match di esordio persi contro Liverpool e Leverkusen, ha saputo raddrizzare la rotta e trovare – seppur concedendo qualche gol e brivido di troppo – punti importantissimi per portarsi a una sola lunghezza dalla “Top 8” con un calendario da affrontare che risulta essere tutt’altro che impossibile (Girona a San Siro e Dinamo Zagabria in trasferta), ma sarà importante mantenere la giusta concentrazione per portare a casa sei punti fondamentali. Undici punti (stessi della Juventus) ma con un voto in più in pagella per lo spirito europeo mostrato, proponendo un gioco che ha portato a ben tredici reti ma senza perdere equilibrio e subendone solamente quattro, tre delle quali nella sconfitta casalinga per 2-3 contro il Real Madrid (già vincitore contro gli uomini di Gasperini nella Supercoppa Europea ad agosto). Sturm Graz e Barcellona nel calendario dei nerazzurri: il primo incontro è più che abbordabile, il secondo potrebbe non essere così impossibile, soprattutto dopo la sentenza del tribunale commerciale numero dieci della città catalana, che (se confermata il prossimo 30 dicembre) potrebbe costringere i balugrana a perdere a “0” Dani Olmo e Pau Victor. – Lombarde scatenate.
Voto 8 – Il nuovo format
Otto come le partite da disputare nella “League Phase”. I regalini della quinta e sesta partita della fase a gironi, dove speso chi era già qualificato sacrificava la Champions a discapito del campionato nazionale, sono ormai solamente un lontano ricordo, con nessuna squadra che a 180 minuti dalla fine è ancora certa di essere matematicamente agli ottavi (anche se al Liverpool basterà solamente un punto per poter staccare il pass). E così ci troviamo con (quasi) tutte le squadre a dover lottare per qualcosa, con top club a rischio e incredibili sorprese – ne parliamo a breve – che renderanno movimentata fino all’ultimo una fase che, oggettivamente, in passato regalava spesso qualche sbadiglio. – Una svolta?
Voto 9 – Le sorprese Aston Villa, Brest e Lille
Alzi la mano chi si sarebbe aspettato, a due giornate dalla fine, Aston Villa, Brest e Lille nelle prime otto posizioni. Tutte a quota tredici (per intenderci, gli stessi di squadre Arsenal, Inter e Leverkusen), hanno messo dietro finora squadre molto più blasonate ma dovranno certamente sudare per mantenere la posizione attuale, ma potranno giocare al contempo con la leggerezza di chi è quasi praticamente certo di aver raggiunto quantomeno gli spareggi per l’accesso agli ottavi, cosa che, soprattutto per il Brest di Roy – che sembrava essere destinato a un’esperienza da pochi punti – è già un gran successo. – “Incredibile” (cit.)
Voto 10 – Liverpool
Che voto si può dare a una squadra che subisce un solo gol, ne segna almeno due a partita di media, vince tutte le partite ed è praticamente l’unica certa di essere già agli ottavi? Slot sembra essere riuscito subito a far dimenticare Klopp, portando i “reds” in fuga non solo in Champions ma anche in Premier League. Occhio però a non sedersi sugli allori, perché bisognerà essere perfetti anche nelle fasi successive per poter portare il trofeo a casa. Unico “neo”, visto dall’occhio dei tifosi italiani, è ovviamente quello dello scarso utilizzo di Chiesa: il 14 potrebbe diventare un ottimo vice di Salah, ma riuscirà a trovare la giusta condizione? – You’ll never walk alone.