
Dortmund – Barcellona (0-4)
Cosa ci si può aspettare dal quarto di ritorno di Champions League che andrà in scena al BVB Stadion tra i padroni di casa del Borussia Dortmund e il Barcellona? La rimonta inseguita dai tedeschi sembra essere pressoché impossibile, non solo per il passivo di 4-0 subito in Catalogna all’andata, ma anche come esso è scaturito. Gli uomini di Flick sembrano essere in una posizione di assoluto controllo, ma mai prendere sotto gamba una partita della massima competizione europea!Eh sì, perché proprio il Barcellona sa bene che è possibile recuperare quattro gol di svantaggio. Proprio blaugrana furono infatti protagonisti di una celebre “Remontada” nel 2017 contro il Paris Saint-Germain: dopo il 4-0 del Parc des Princes dell’andata, al Camp Nou arrivò un incredibile 6-1 casalingo, necessario anche a causa dell’ormai eliminata regola del gol in trasferta, che costrinse addirittura la squadra di Luis Enrique a dover chiudere la contesa addirittura con cinque gol di scarto. Sicuramente un racconto che Ter Stegen, che non sarà della partita poiché infortunato ma è l’unico calciatore ancora presente nella rosa oggi allenata da Flick, avrà narrato ai suoi compagni, al fine che non abbassino la guardia per l’incontro di martedì sera.Tornando al match di andata, i numeri parlano chiaro: i catalani hanno dominato il possesso (poco inferiore al 60%) e registrato un’efficacia offensiva superiore, con 10 tiri nello specchio su 19 totali, contro i 3 su 13 degli avversari. Anche la precisione nei passaggi ha evidenziato un divario, seppur inferiore: l’88% di completati per i blaugrana (483 su 546) contro l’84% dei tedeschi (296 su 354). Il tridente offensivo di Flick, trascinato da un Lewandowski molto ispirato contro la sua ex squadra (autore di una doppietta), ha messo a nudo tutte le fragilità della retroguardia giallonera assieme al capocannoniere Raphinha e l’astro nascente Yamal.Alla squadra allenata da Kovač non resta che aggrapparsi al calore del suo pubblico, soprattutto del Gelbe Wand (il muro giallo) e alla proverbiale imprevedibilità del calcio. Consapevoli dell’enorme ostacolo davanti a loro, i gialloneri si preparano a dare tutto sul rettangolo verde, spinti anche dal pareggio ottenuto in Bundesliga sul campo del Bayern Monaco. Un 2-2 incoraggiante – soprattutto dopo una stagione fatta di alti e bassi che hanno portato precedentemente anche all’esonero di Sahin – frutto di carattere e orgoglio, che potrebbe fornire un’iniezione di fiducia in vista della sfida contro i blaugrana.Di contro, la formazione spagnola ha gestito con prudenza le forze nell’impegno successivo alla goleada europea, vincendo di misura sul campo del Leganés, riservandosi ovviamente per questo incontro di ritorno, anche se l’ampio margine accumulato permette a Flick di pianificare con relativa serenità, anche alla luce delle assenze.Sul fronte infermeria, le due squadre continuano a dover fare i conti con defezioni pesanti. I gialloneri dovranno rinunciare ancora a Schlotterbeck, leader difensivo fuori per infortunio, e al dinamismo di Sabitzer in mediana. Qualche spiraglio si apre per il possibile recupero di Bensebaini sulla fascia sinistra (già utilizzato per una decina di minuti durante il Klassiker), mentre Gross torna a disposizione dopo la squalifica. Nei blaugrana, invece, oltre al già citato Ter Stegen, mancherà Balde, ai box per un problema muscolare, mentre restano in dubbio le condizioni di Dani Olmo, che potrebbe essere lasciato a riposo dato il vantaggio acquisito. Fuori anche altri giovani del vivaio come Casadó e Bernal, mentre Christensen ha recuperato ed è tornato tra i convocati.Insomma, al Borussia Dortmund servirebbe una notte perfetta, fatta di coraggio, cuore e una dose di fortuna. Nel calcio, e soprattutto in Champions, nulla è davvero impossibile, ma sinceramente ci sentiamo di poter dire con abbastanza tranquillità che sarà il Barcellona a staccare il pass per le semifinali.
Aston Villa – Paris SG (1-3)
Serata di gala al Villa Park e per tutta la comunità di Birmingham, seconda città inglese più popolosa. I poco più di 40mila posti saranno gremiti da un popolo considerato mediamente molto combattivo e quindi pronto alla riscossa dopo il pesante 3 a 1 incassato al Parco dei Principi.
Ma potenzialmente la squadra di Unay Emery ha il potenziale per recuperare due gol ad un Paris che da inizio anno sta marciando al massimo dei giri ? Si, ce l’ha !
I punti su cui può costruire quello che certamente sarebbe un super miracolo e che manderebbe ai pazzi anche Sua altezza, il principe del Galles, sono 3 : esiziale mettere il match su un piano agonistico con un ritmo tale che il palleggio dei francesi diventi impossibile, quindi eseguire alla perfezione quella ragnatela tattica che il tecnico basco è certamente in grado di presentare nell’immediata pre-gara ai suoi giocatori che, conseguentemente, sceglierà con certosina attenzione, infine cercare di appoggiarsi appena possibile sulle 3 R che possono seriamente mettere in crisi la difesa dei parigini : Rashford, Ramsey e Rogers, se messi in condizione di orchestrare fra loro possono senz’altro creare più di un grattacapo a Gigio Donnarumma. E poi la pazienza sarà un’altra componente fondamentale per i villans, alle prese con un super recupero che però, conoscendo il calcio, può essere realizzato anche negli ultimi 10 minuti. Inutile aggiungere infatti che sarebbe, in via preliminare, più che utile non incassare gol. Di contro il pericolo rosso per i francesi è di credersi già in semifinale e di snobbare un avversario che, nelle aspettative e nel match di andata, si è rivelato inferiore si suoi avversari.
Ma i confronti di Coppa sono interessanti proprio perché giocati in gare di 180 minuti, più i relativi recuperi, e quindi tutto lascia prevedere che il club di Aston stasera sia tutt’altra cosa e sfidi senza timori un avversario certamente più forte ma non imbattibile.
Preview quarti di finale Champions – andata
Arsenal – Real Madrid
Martedì sera l’Emirates Stadium sarà il teatro di uno scontro epico nel calcio europeo, quando l’Arsenal ospiterà il Real Madrid nella gara di andata dei quarti di finale della UEFA Champions League. La sfida mette di fronte due club con una ricca storia nel calcio continentale, anche se i loro percorsi nella competizione di quest’anno hanno avuto sfumature diverse. L’Arsenal, tornando ai quarti di finale per la prima volta dopo un’assenza prolungata, affronterà il colosso spagnolo, un habitué di queste fasi e detentore di un record di titoli nella competizione. L’attesa per questo incontro è palpabile, con gli appassionati di calcio ansiosi di vedere chi prenderà un vantaggio cruciale in vista della decisiva gara di ritorno.Un confronto diretto tra le statistiche delle due squadre in Champions League rivela alcune differenze sottili ma potenzialmente significative. Il Real Madrid ha una media leggermente superiore di tiri in porta (6.58 a 6.10 a partita), suggerendo una maggiore propensione a concludere l’azione offensiva. L’Arsenal, d’altra parte, ha mantenuto un possesso palla leggermente più alto (53.2% a 51.25%), indicando una maggiore enfasi sul controllo del gioco, anche se i blancos producono mediamente un numero maggiore di passaggi nel corso della partita (566 a 482) e sono migliori anche nella percentuale dei passaggi completati (90.3% a 86.9%), dati che riflettono una maggiore accuratezza nella gestione della palla.Analizzando le ultime partite disputate da entrambe le squadre in tutte le competizioni, notiamo come lo stato di forma non sia ottimale per entrambe.L’Arsenal ha avuto un andamento altalenante, anche se sembrerebbe in miglioramento: dopo la sconfitta con il West Ham del 22 febbraio scorso, i gunners hanno impattato 0-0 contro il Nottingham e 1-1 con il Manchester United in Premier League, riuscendo però nel meglio ad avere la meglio per 10-3 in aggregato negli ottavi contro il PSV. Sono poi giunti i successi casalinghi per 1-0 sul Chelsea e 2-1 sul Fulham, prima del pareggio per 1-1 giunto sabato al Goodison Park contro l’Everton.Tuttavia il Real Madrid probabilmente se la vede anche peggio: dopo la sconfitta contro il Betis ne LaLiga dello scorso 1° marzo, i calciatori di Ancelotti hanno dovuto faticare non poco per avere la meglio sull’Atletico nel derby di Champions, staccando il pass per i quarti solamente ai calci di rigore. Il percorso nel campionato nazionale sembrava dare nel frattempo soddisfazioni, con i successi contro Vallecano, Villareal e Leganes che avevano permesso ai calciatori di Ancelotti di riavvicinarsi al Barcellona in vetta, ma poi prima in semifinale di Copa del Rey, con pirotecnico 4-4 ai supplementari per eliminare la Real Sociedad, e poi la sconfitta casalinga per 2-1 contro il Valencia di sabato, hanno mostrato qualche crepa, soprattutto per la porta delle Merengues, con le prestazioni di Lunin e Fran Garcìa che stanno facendo sentire ancor di più la pesante assenza di Courtouis. Parlando proprio di Courtois, è doveroso aprire anche il capitolo infortunati e squalificati.Oltre al portiere, Ancelotti dovrà rinunciare in difesa a Carvajal, Militao e Mendy, mentre a centrocampo sarà orfano di Ceballos (che proverà a recuperare fino all’ultimo secondo e giocherebbe contro la sua ex squadra) e dello squalificato Tchouameni.Meglio certamente non va ad Arteta, che avrà ai box i difensori Calafiori, Gabriel e Tomiyasu, oltre a dover rinunciare a giocatori importanti per estro e creatività in avanti, come Gabriel Jesus e Havertz, oltre allo squalificato Sterling.L’Arsenal, giocando in casa, probabilmente adotterà un approccio aggressivo, cercando di imporre il proprio gioco e sfruttare la velocità dei suoi esterni offensivi. Le battaglie chiave potrebbero concentrarsi sul duello tra Saka e il terzino sinistro degli spagnoli (probabilmente Fran Garcia), sulla capacità di Odegaard di creare occasioni tra le linee e sul modo in cui la difesa rimaneggiata dei biancorossi riuscirà a contenere la velocità e la tecnica di Vinicius Jr. e Mbappe. Il Real Madrid, forte della sua esperienza europea, potrebbe optare per un atteggiamento più cauto in trasferta, cercando di colpire in contropiede e sfruttare le debolezze difensive mostrate recentemente dagli inglesi.La partita di andata si preannuncia quindi come un confronto tra due squadre di alta qualità ma non al loro picco di forma, il che potrebbe rendere l’esito ancora più incerto, combattuto e ricco di emozioni, come spesso accade in questa fase della competizione.È comunque improbabile che la partita di andata delinei in modo definitivo le sorti della qualificazione, che verrà presumibilmente decisa nel ritorno al Santiago Bernabeu.
Paris SG – Aston Villa
Quarto di finale meno nobile del lotto ma in cui si sfidano due squadre in piena salute, a differenza di molte delle altre rimaste, tutte più o meno, con poco fiato nei polmoni. Si inizia dal Parco dei Principi, location importante fin dal nome e ideale trampolino di lancio, secondo la nostra personalissima previsione, della qualificazione degli ospiti alla semifinale contro la vincente di Arsenal e Real. Pensiamo infatti che il Paris possa aver preso, con le ultime positive prestazioni, una eccessiva confidenza che possa portare ad un atteggiamento troppo disinvolto contro un avversario sulla carta non di primissimo rango ( non dimentichiamo che i villans si presentano alla competizione come vera outsider con la posizione 80 e una conseguente quarta fascia). Ma così come già fatto con Siviglia e Villareal, Unay Emery arriva nelle squadre di secondo piano con il chiaro obiettivo di cambiarne la faccia e la storia. Per il club di Birmingham si parla naturalmente della storia recente che li vede per la prima volta nella competizione negli ultimi 42 anni, dopo la clamorosa unica apparizione nella Coppa dei Campioni dell’81/82 conclusasi col trionfo e la Coppa in mano. Il tecnico basco ha preso in mano un club in continua alternanza tra Premier e Championship e dopo il quarto posto dell’anno scorso e l’ottimo percorso in Champions ( ottavo posto nella regular season e facile passaggio dell’ottavo) sta tornando forte anche nel torneo nazionale tanto da proporsi come una delle candidate alle cinque piazze che rappresenteranno l’Inghilterra nella prossima Champions. Ma non ci dimentichiamo certo che di fronte Emery troverà il connazionale Luis Enrique, unico titolato in Champions rimasto in gara, assieme ovviamente al pluricampione Ancelotti. Ma Emery è tecnico umile, in grado di profittare di ogni errore dell’avversario, perfettamente in grado di gestire al meglio sfide complicate come questa e, alfine riteniamo che la spunterà di fronte a una squadra di grandi potenzialità ma forse ancora acerba e forse più attrezzata, se non sarà smantellata, negli anni a venire. Quest’anno pensiamo che l’Aston Villa potrà vivere la grande soddisfazione di disputare una semi di grande fascino contro i pluricampioni blancos o contro i connazionali dell’Arsenal, a premiare il lavoro svolto negli ultimi dieci anni da Emery nel calcio continentale.
Barcellona – Dortmund
L’attesissimo scontro nei quarti di finale d’andata tra l’FC Barcelona e il Borussia Dortmund si terrà al Lluìs Companys, promettendo un confronto tattico di alto livello tra due squadre con ambizioni europee significative. Il Barcellona, attualmente in testa alla Liga 1, ospita un Borussia Dortmund che occupa l’ottava posizione nella Bundesliga. Questa differenza nel posizionamento nei rispettivi campionati nazionali suggerisce un potenziale vantaggio per i catalani, ma il percorso del Dortmund verso i quarti di finale dimostra la loro capacità di competere ai massimi livelli europei. Le due squadre si sono già affrontate nella fase campionato di questa edizione della Champions League, con i catalani che hanno espugnato il Signal Iduna Park per 3-2, con le reti di Raphinha e la doppietta di Ferran Torres a rendere inutile l’altra doppietta messa a segno dal capocannoniere (assieme a Kane a quota 10 reti) Guirassy.Andando a spulciare qualche statistica interessante per poter presentare al meglio questo match, diviene impossibile non notare come l’attacco del Barcellona (nonostante due partite in meno disputate rispetto ad altre contendenti che hanno raggiunto i quarti) faccia registrare il miglior attacco della competizione, con 32 reti messe a segno nei primi 900’ disputati. Il Dortmund, nonostante la presenza del capocannoniere e due partite in più fatte, si ferma a quota 28, con una media 2.34 contro i 3.2 dei blaugrana. Diverso è invece il discorso se si parla dei gol subiti: entrambe le squadre ne hanno incassati 14, ma in questo caso sono i gialloneri ad avere la meglio, in quanto Kobel è riuscito a tenere in ben cinque occasioni la sua porta inviolata, contro le sole tre del duo Peña-Szczęsny. Stupirebbe tuttavia ampiamente non riuscire a vedere entrambe le squadre siglare almeno una rete nel corso di questo match d’andata.Nonostante l’arrivo di Flick sulla panchina dei Culés, non è certamente cambiata l’idea tattica, votata a un possesso palla importante (mediamente del 57,9%) con una media di 585 passaggi effettuati a partita con una precisione dell’88%, mentre i calciatori di Kovac (subentrato dopo l’esonero di Sahin e il breve periodo di Tullberg), hanno numeri inferiori sotto ogni aspetto: 52% di possesso palla, 86.67% di precisione nei passaggi su una media di 527 tentati a partita, rendono chiaro come il pallino dell’incontro dovrebbe essere, e non solo perché il match si disputa tra le mura amiche, in mano al Barcellona.Come già sottolineato, i catalani sono primi ne LaLiga anche grazie allo stato di forma impressionante mostrato nel mese di marzo: sette partite e solamente vittorie sono infatti giunte tra campionato, Copa del Rey (con Atletico Madrid eliminato al Metropolitano) e Champions League, anche se, proprio nell’incontro di sabato sera contro il Betis, Lewandowski e compagni non sono riusciti a capitalizzare quanto prodotto, facendosi fermare sull’1-1.I teutonici invece sono in ripresa, anche se non sono mancate cadute nel corso del mese trascorso: le due sconfitte patite contro Augusta e Lipsia hanno certamente pesato sulle possibilità di provare ad accorciare il distacco, ora di quattro lunghezze, dal quarto posto (occupato proprio dai “bulli”) che vorrebbe dire partecipare nuovamente alla massima competizione europea.Anche in questo incontro ci sono da segnalare un po’ di assenza tra le due squadre, come spesso accade in questa fase cruciale della Champions League.Il Barcellona dovrà fare a meno del lungodegente ter Stegen, cui si aggiungono certamente le assenze del centrocampisti Casado e del fantasista Olmo.Potrebbero invece recuperare in tempo i difensori Araujo, Martinez e Cubarsí, oltre al centrocampsita de Jong, e l’esterno Yamal, con quest’ultimo probabilmente titolare.In casa Dortmund, assenze pesanti per due giocatori chiave: il difensore Sule e il centrocampista Sabitzer non saranno infatti del match. A loro si aggiunge l’assenza di Gross per squalifica. Le buone notizie giungono da Guirassy e Nmecha, che hanno già giocato uno spezzone di partita contro il Friburgo dopo i rispettivi infortuni.Considerando il vantaggio casalingo del Barcellona e la sua solida forma in Champions League, combinati con la forma altalenante in trasferta del Borussia Dortmund e l’infortunio chiave a centrocampo, il Barcellona potrebbe avere un leggero vantaggio nella partita d’andata. Tuttavia, l a partita di ritorno a Dortmund è comunque destinata a essere decisiva, con entrambe le squadre che hanno già dimostrato la capacità di vincere in trasferta, come dimostrato di recente dal successo del Dortmund sul campo del Lille, suggerendo che i tedeschi non faranno da agnello sacrificale, ma venderanno cara la pelle!
I nostri pronostici!
Real Madrid – Arsenal
Si comincia alla grandissima con Londra che ospita i campioni in carica del Real. Il campo è l’Emirates Stadium e l’avversario i gunners allenati dallo spagnolo Arteta ( uno dei tre presenti ai quarti). Quarto nobile anche se l’Arsenal è ancora all’ asciutto di vittorie nel più importante torneo europeo. Ma nella storia di questo sport la società di Highbury ha un ruolo non secondario, grazie sopratutto all’epopea del francese Arsene Wenger che, nell’arco di 22 anni, ha portato 3 campionati, 7 FA cup e altrettante Charity Shield e sfiorato anche il colpo grosso nella Champions, perdendo la finale del 2005 col Barcellona, dopo essere stata in vantaggio fino ad un quarto d’ora dalla fine. I trionfi dei blancos nella principale competizione continentale ormai non si contano più e anche quest’anno gli uomini di Ancelotti ( uno dei 2 allenatori italiani presente tra le otto elette) sono della partita e faranno la loro parte fino alla fine. Questo malgrado un periodo di forma piuttosto altalenante, una Champions che quest’anno vede ben 4 sconfitte sulle 10 partite disputate e una qualificazione ai quarti assai sofferta contro i cugini colchoneros. Ma pure i londinesi, reduci da una massacrante contesa, persa alla distanza, con i Reds di Liverpool per la Premier, possono solo grattare il fondo del barile arrivati alla fatale primavera. E il fondo del barile dell’Arsenal, che conterrà comunque Saka ma non Gabriel, infortunatosi martedì durante il derby con il Fulham, non potrà bastare contro i satanassi del Real, che nelle grandi occasioni sanno spesso indossare l’abito della festa.
Passa il Real con una vittoria all’andata e un pareggio al ritorno
Bayern Monaco – Internazionale
Altro quarto di una certa nobiltà, con meno Coppe in bacheca ma comunque tante e più distribuite : in totale sono 9 vittorie, 6 a 3 per i bavaresi e 16 finali, 10 a 6 rispettivamente. Un quarto quindi di tutto rispetto che aprirà i battenti martedì prossimo nell’arena di San Siro per concludersi all’Allianz la settimana successiva, nel solito teatro che metterà in scena la recita finale. L’Inter sta tirando la carretta con i suoi vecchietti, ha appena colto un buon pareggio nel primo derby di Coppa Italia, si accinge alla trasferta, non scontata, di Parma e arriverà al primo confronto col fiatone e con qualche assenza di peso come Dumfries. Il Bayern è certamente meno stressato dalle competizioni in patria e, anche se deve rinunciare ad alcuni giocatori importanti, ma nessuno basilare, può senz’altro disporre di un Inter a fine ciclo che pensa ad un triplete che non è oggi nelle corde di questa squadra, di questa società e di questo tecnico. Chiudere con il titolo nazionale sarebbe il massimo, mentre in Champions pensiamo che il suo percorso finisca alla prima tappa dell’Allianz senza arrivare alla seconda.
Passa il Bayern con un pareggio all’andata e una vittoria di misura al ritorno
PSG – Aston Villa
Qua certamente il livello scende, sia per i titoli ( uno solo appannaggio degli inglesi, mentre i parigini vantano una finale persa con il Bayern) che per il livello delle due squadre, pur se i francesi hanno, come sempre, dominato la Ligue 1 e fatto fuori, con merito, il Liverpool negli ottavi. Ma su questa sfida il nostro parere è certamente contro tendenza. Intanto sulle panchine siedono due, diversi, rappresentanti del calcio spagnolo, il basco Emery e l’asturiano Luis Enrique. Cominciamo col dire che entrambi sono dei vincenti, anche ad alti livelli : intanto nel 2015 il tecnico del Paris, in sella al Barca ha vinto Champions, Supercoppa Uefa e mondiale per club, al quale unisce altri trofei rilevanti come 2 Liga e una Ligue ed anche 3 Liga da, ottimo, giocatore e pure un oro olimpico. Attestati che ne fanno uno dei più titolati di questi quarti di Champions. Il basco mette sul piatto della bilancia ben 4 edizioni dell’Europa League, conseguite fra l’altro con Club di medio livello. Il pronostico pende decisamente dalla parte di un Paris, apparso trasformato negli ultimi due mesi dopo una parte iniziale di Coppa assai infelice. Anche la squadra di Birmingham viene da un periodo favorevole, contando 8 vittorie e 2 pareggi nelle ultime 11 partite nelle varie competizioni e noi non crediamo proprio che il compito dei parigini sia semplice. Anzi pensiamo che la possa spuntare la squadra di Emery. Il nostro giudizio si basa proprio sul ruolo che svolgeranno i due tecnici nello sviluppo del doppio confronto e sulla stima che abbiamo per il tecnico basco, in grado di dare il meglio contro gli avversari più accreditati, sfruttando il gioco allo specchio del suo tecnico. Ergo Emery incarterà il gioco, spumeggiante negli ultimi tempi, del Paris
Passano gli inglesi con una vittoria all’andata e un pareggio al ritorno
Barcellona – Borussia Dortmund
Non pochi i trofei in bacheca anche in quest’ultimo confronto. 10 le finali in campo con 6 vittorie ( ripetitivamente 8 a 2 per i catalani e 5 contro 1 per i titoli). I blaugrana hanno raccolto 3 titoli negli anni compresi tra il 2008 e il 2014 ( effetto Messi) ma mancano dalla finale dal 2014. Quest’anno però i blaugrana per molti, noi compresi, sono i principali candidati al primo titolo della Nuova Champions e dopo tanti anni di digiuno possono conquistare il sesto, agognato, trofeo che potrebbero sfoggiare nel nuovo sfavillante Camp Nou. Ì tedeschi, finalisti l’anno scorso, quest’anno sono leggermente sotto quel livello e tutto, ma proprio tutto, lascia pensare che abbandoneranno la competizione arrivati comunque ad un livello che li conferma protagonisti di eccellenza in Europa ( due ottavi, un quarto e una finale negli ultimi 5 anni). Lamine e i suoi fratelli sono anche in vetta alla Liga e, ben orchestrati dal bravo Hansi Flick, sono all’inizio di un ciclo che potrebbe lasciare il segno come quello precedente impersonato da Lionel Messi. Qua siamo di fronte ad una squadra più corale, estremamente giovane, con qualche vecchietto nei posti giusti che sa condurre questi ragazzi d’oro lungo la via del successo, senza disperdere l’enorme talento di alcuni di loro ( Yamane e Cubarsi su tutti)
Passa il Barca vincendo entrambi i match
Preview ritorno ottavi di finale Champions
Barcellona – Benfica (1-0)
Ancora il Montjuic sarà la cornice del nuovo step del giovane Barca. Grossa parte del problema è stato risolto al Da Luz nell’andata della settimana scorsa e basterà tenere alta l’attenzione per guadare gli ottavi ed entrare, dopo qualche stagione, tra le otto grandi d’Europa. Il popolo blaugrana sarà presente comunque in massa sulla collina per accompagnare i ragazzi di Hansi Flick in attesa del vernissage del nuovo Spotify Camp Nou, previsto a breve nella sua versione “stretta” da oltre 60 mila spettatori in attesa dell’intera capienza da oltre 110 mila. Lamine e i suoi fratelli andranno oltre il Benfica e Lille o Dortmund fanno sognare i catalani di poter almeno raggiungere la semi ma anche di rivedere la finalissima che manca in casa Barca dal 2014 quando, ancora in Germania e in particolare a Berlino, si aggiudicò il trofeo con un secco 3/1 alla Juventus. E di riprendere una splendida tradizione che vede i catalani con due vittorie nella prima decade del secolo e altre due nella seconda decade. Siamo certi che anche la terza, di cui siamo esattamente a metà, garantirà al club di Laporta un adeguato contributo
Bayer Leverkusen – Bayern Monaco (0-3)
L’orribile prestazione delle aspirine nella gara dell’Allianz inclina fortemente il derby tedesco a vantaggio della squadra di Vincent Kompany che arriva alla BayArena con un piede e mezzo già ai quarti. Per fare l’ultimo passettino e meritarsi un Inter tutt’altro che trascendentale in questa fase, i bavaresi devono solo non abbassare la tensione e non sottovalutare una squadra che negli ultimi due anni ha fatto grandi cose sotto la guida di Xabi Alonso. Bavaresi che sono già in chiaro e netto vantaggio nella Bundes e virtualmente nei quarti di Champions ed ora possono accelerare per il sogno di raggiungere una finale che si disputerà sul terreno amico dell’Allianz. Poche di conseguenza le chanche di un Bayer che, come l’anno scorso, arriva alle porte della primavera già sulle gambe dopo i soliti sei mesi a tutto gas e sarà costretta ad abbandonare questa edizione e concentrarsi sul consolidamento di un secondo posto che è comunque una conferma del buon lavoro realizzato dalla dirigenza e dalla guida tecnica negli ultimi anni. Guida tecnica che ha già deciso di abbandonare il club della Bayer, lasciando però a chi verrà dopo di lui una squadra consapevole di aver raggiunto una dimensione europea di alto livello assieme ad un gruppo di giocatori che sono cresciuti assieme alla società e a un allenatore che è destinato ad una grande carriera.
Inter – Feyenoord (2-0)
L’Inter si appresta ad affrontare il match di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Feyenoord, forte del vantaggio di 2-0 ottenuto al De Kuip nella gara d’andata. In quell’occasione, i nerazzurri hanno mostrato solidità e concretezza, con le reti di Thuram e Lautaro Martinez che hanno indirizzato la partita e il discorso qualificazione a loro favore.A differenza di alcune altre squadre impegnate negli ottavi, l’Inter è riuscita a vincere il proprio match di campionato, seppur con qualche difficoltà. Nel derby contro il Monza disputato sabato sera a San Siro, gli uomini di Inzaghi sono stati costretti a rimontare un doppio svantaggio iniziale, frutto delle reti di Birindelli e Balde per gli ospiti. La reazione nerazzurra però è stata veemente: Arnautovic ha accorciato le distanze nei minuti di recupero del primo tempo, seguito dal pareggio di Calhanoglu. Il gol decisivo è arrivato al 77’, con un’autorete di Kyriakopoulos che ha fissato il punteggio sul 3-2 finale.Tuttavia, la gara contro i brianzoli ha lasciato qualche strascico dal punto di vista fisico. Zielinski, che nel match di andata contro il Feyenoord si era fatto neutralizzare un rigore da Wellenreuther, ha dovuto abbandonare il campo per un problema al polpaccio, ha lasciato lo stadio in stampelle e certamente non sarà della partita. Non destano invece preoccupazioni le condizioni di Lautaro Martinez, che sarà a disposizione nonostante abbia accusato un affaticamento ai flessori della coscia sinistra. Non recupereranno invece per il match gli esterni mancini Dimarco e Zalewski, con la probabile riproposizione di Bastoni in quella posizione, mentre Sommer potrebbe recuperare la titolarità tra i pali.Il Feyenoord torna al “Meazza” ventuno giorni dopo aver eliminato il Milan, con l’obiettivo di provare a sorprendere l’Inter. Tuttavia, questa volta non basterebbe un pareggio per ottenere il passaggio al prossimo turno. I calciatori di van Persie non hanno disputato il turno di campionato, dato che la KNVB ha accordato loro un turno di riposo per prepararsi al meglio alla sfida europea. Nonostante ciò, la lista degli infortunati rimane lunga, con molti giocatori, come Timber, che hanno già concluso la loro stagione.Considerando il vantaggio accumulato e il fattore campo, l’Inter parte certamente favorita per il passaggio ai quarti di finale. Occhio però a non sottovalutare il coraggio del Feyenoord, che ha già dimostrato con Paixao e Carranza di saper fare male.
Liverpool – Paris SG (1-0)
Avevamo presentato la doppia sfida tra Liverpool e Paris SG come una possibile finale anticipata di questa edizione della UEFA Champions League, e le aspettative non sono state disattese. Il Liverpool affronta il match di ritorno con il vantaggio della rete messa a segno da Elliott, che ha sancito l’ottava vittoria su nove partite nella competizione. Tuttavia, più che il vantaggio in sé, è significativo il modo in cui è stato ottenuto: i Reds sono usciti vittoriosi dal Parc des Princes dopo una partita molto sofferta, in cui il portiere Alisson è stato più volte decisivo nel negare la rete agli attaccanti parigini, e il gol decisivo è arrivato all’87’, nell’unica conclusione in porta effettuata dal Liverpool nel corso dell’incontro.I calciatori di Slot hanno ulteriormente rafforzato il morale dopo aver esteso il loro vantaggio in Premier League a 15 punti sull’Arsenal durante il weekend. Questa posizione dominante nel campionato nazionale permette al Liverpool di concentrarsi pienamente sulla sfida europea.Il Paris SG, dal canto suo, ha vissuto una situazione analoga in Ligue 1: il vantaggio sulla prima inseguitrice, l’Olympique Marsiglia allenato da De Zerbi, è aumentato a 16 lunghezze nel weekend, grazie a una convincente vittoria per 4-1 contro il Rennes. Questo successo ha permesso ai parigini di estendere la loro imbattibilità in campionato e ha dato una spinta al morale della squadra in vista del cruciale match di ritorno da disputare nel Merseyside.Nonostante la sconfitta dell’andata, il PSG ha mostrato una notevole capacità offensiva. Nella partita al Parc des Princes, i parigini hanno effettuato ben 28 tiri, di cui 9 nello specchio della porta, ma hanno trovato in Alisson un ostacolo insormontabile. Questa produzione offensiva dimostra che i parigini hanno le potenzialità per ribaltare il risultato ad Anfield, a patto di migliorare la precisione sotto porta e sfruttare le occasioni create.Ovviamente gli inglesi dovranno prestare attenzione a non sottovalutare i francesi, con la difesa che dovrà mantenere alta la concentrazione per non costringere Alisson a doversi esibire nuovamente in una prestazione dall’altissimo livello per mantenere la porta inviolata.Le previsioni basate su algoritmi e intelligenze artificiali danno i padroni di casa come favoriti per il passaggio del turno, ma gli ospiti non vanno assolutamente sottovalutato: sarà fondamentale per il Liverpool mantenere alta la concentrazione e sfruttare le occasioni che si presenteranno per chiudere definitivamente il discorso qualificazione.
Lille – Dortmund (1-1)
La sfida tra Lille e Borussia Dortmund negli ottavi di finale della UEFA Champions League si preannuncia avvincente, con entrambe le squadre determinate a conquistare un posto nei quarti di finale. La partita di andata, disputata al Signal Iduna Park, è terminata con un pareggio per 1-1, lasciando tutto aperto in vista del ritorno: dopo il vantaggio di Adeyemi con uno splendido tiro da fuori, è arrivato il pareggio di Haraldsson ad equilibrare la situazione.
La situazione in Bundesliga per il Borussia Dortmund è tutt’altro che rosea. La recente sconfitta casalinga per 0-1 contro l’Augsburg rappresenta la decima della stagione, relegando i gialloneri al decimo posto in classifica, a sette punti dalla zona Champions League. Anche i tifosi caldissimi della Südtribüne hanno perso la pazienza nei confronti della squadra di Kovač, con il capitano Emre Can che ha anche detto chiaramente di temere un finale di stagione terribile se le cose dovessero continuare così.
Il Lille vive invece una stagione molto positiva. Al passaggio diretto agli ottavi di Champions League, si aggiungono le buone prestazione fornite anche in Ligue 1 dalla squadra allenata da Génésio, che ha mostrato solidità difensiva e capacità di sfruttare le occasioni.
Già nel corso dell’incontro di andata, i francesi avrebbero forse meritato qualcosina in più rispetto al pareggio e ora potranno contare anche sul fattore campo dello Stade Pierre-Mauroy, dove ha costruito gran parte dei suoi successi stagionali.
Ci aspettiamo una partita che possa garantire spettacolo e intensità, con entrambe le squadre che sono consapevoli dell’importanza della posta in palio.
Per il Borussia Dortmund la Champions diventa quasi un’ancora di salvezza, ma sarà certamente molto difficile superare lo scoglio rappresentato da questo Lille, che ha dimostrato ampiamente di non trovarsi agli ottavi per caso e vuole staccare il pass per i quarti.
Arsenal – PSV (7-1)
La sfida tra Arsenal e PSV Eindhoven negli ottavi di finale della UEFA Champions League ha visto i Gunners imporsi con un clamoroso 7-1 nella gara d’andata, disputata al Philips Stadion.
Questo risultato ha messo ovviamente una seria ipoteca sul passaggio del turno per la squadra di Arteta, che ha mostrato una superiorità schiacciante e riscritto diversi record, diventando la prima squadra in assoluto a segnare sette reti in trasferta in una partita a eliminazione diretta della Champions League, nonché la prima a farlo mandando in rete ben sei marcatori differenti, con la più rapida sequenza nel realizzare cinque gol in trasferta, raggiungendo questo traguardo entro il 48′ minuto.
In Premier League, i biancorossi hanno pareggiato 1-1 contro il Manchester United, pareggiando il vantaggio iniziale dei Red Devils, ma vedendo il Liverpool aumentare a quindici il proprio distacco.
Il PSV Eindhoven dovrebbe compiere un’impresa storica nella gara di ritorno all’Emirates Stadium per ribaltare il pesante passivo.
Più probabile che la squadra olandese cercherà di salvare l’onore e dimostrare il proprio valore, nonostante le difficoltà incontrate nella gara d’andata. Diviene molto difficile aggiungere altri dati a una situazione dall’esito così scontato: l’Arsenal potrebbe addirittura approfittare di questo match per concedere minuti ed esperienza a calciatori giovani già nel giro della prima squadra, come il diciassettenne Nwaneri, anche lui entrato tra i record dell’andata, divenendo il terzo più giovane marcatore in uno scontro diretto della massima competizione europea.
Atletico – Real Madrid (1-2)
Si annuncia un match da leccarsi i baffi questa sera al Metropolitano con i campioni in carica che scenderanno in campo per difendere un minimo vantaggio dalla migliore edizione mai vista dei colchoneros. Il Cholo in passato ha pensato di conquistare la Coppa con organici inferiori all’attuale, quindi figuriamoci se non crede nella rimonta in questa occasione in cui al l’abituale carica agonistica il tecnico argentino può aggiungere un tasso tecnico non così inferiore rispetto all’arcinemico. Gara dalla grande atmosfera che sarà un compendio di tecnica, tattica, strategia e risorse agonistiche e mentali. La storia dei blancos è ben squadernata davanti a tutti ma la titanica battaglia del Cholo/ Achab contro la Coppa/Moby Dick non è ancora finita e dopo tanti assalti andati a vuoto, quest’anno potrebbe avere l’arpione giusto e, per raggiungere l’obiettivo, prima o poi il Real va superato.
Aston Villa – Brugge (3-1)
Altra partita di nessun appeal per quanto riguarda l’incertezza sul risultato che completa una serie deludente di ottavi della prima edizione della Nuova Champions ( con le due grandi eccezioni del derby madrileno e il confronto al cardiopalma vinto dal PSG). Fra l’altro i villain arrivano a questa partita in grande spolvero nella Premier con la fondata possibilità di tornare in Champions anche l’anno prossimo sfruttando i cinque pass disponibili. Logica vuole quindi che l’ottimo Emery possa limitarsi a gestire il congruo vantaggio a discapito dello show e che il Brugge, piuttosto allergico al calcio champagne, non possa invertire un confronto decisosi già nella gara d’andata a vantaggio di una squadra più forte e di un tecnico che si conferma uno dei più concreti del calcio europeo
Preview partite ottavi di finale Champions – Andata
Prende finalmente il via il post season della Nuova Champions con le gare ad eliminazione che avvicinano anche il vecchio football agli sport più moderni, dove il confronto porta inevitabilmente ad uno sconfitto e a un vincitore. Qui si giocherà certo su due gare ma non cambia molto giacché in questi casi ogni errore si paga caro ( e quindi PSG, City, Real e soci non potranno più permettersi le molte distrazioni della League Phase).
Brugge – Aston Villa
L’inizio non è particolarmente eccitante ma comunque riveste una sorta di imprimatur per due outsider della competizione. Arriva agli ottavi la sorpresissima belga che torna a questo livello dopo solo due anni dalla stesa rimediata dal Benfica che gli rifilò sette reti nei due match ma confermandosi una concreta realtà del calcio centroEuropeo. A sfidare i sudditi di Re Filippo saranno gli inglesi dell ‘Aston Villa, portati dal mai troppo lodato Emory, ad un risultato che non arrivava dal 1982, anno storico per il club di Birmingham che frutto’ addirittura uno storico successo che rimane, di gran lunga, l’allora più importante della sua storia. La sfida fra due squadre molto organizzate potrebbe essere non troppo entusiasmante tecnicamente ma invece raccogliere le attenzioni degli amanti della tattica e della strategia. Proprio per questo ci sbilanciamo per i figli di Albione che possono contare su un tecnico di grande solidità in questo genere di confronti e, naturalmente, sul fattore campo nella gara decisiva. Ma i belgi, eliminata la quotata Atalanta, crede certamente nei quarti
Real Madrid – Atletico
Indubitabile che quello che inizierà domani al Santiago Bernabeu sia lo scontro più avvincente dei primi ottavi della SuperChampions e chissà quando mai rivedremo un ottavo di questo livello. Sì, perché ai campioni in carica si oppone quest’anno un cugino molto temibile che torna ai livelli di qualche anno fa quando accarezzò a lungo la coppa dalle grandi orecchie in un altro derby madrileno. Un Real un po’ ondivago avrà molti problemi a disfarsi dei colchoneros che, dopo la restaurazione estiva e la veloce messa a punto del Cholo, si è messa a marciare a pieno ritmo ed oggi è da considerare una delle mine vaganti di questa prima edizione della Champions rinnovata.
Questo doppio match quindi per noi è da considerarsi fifty-fifty e sarà comunque uno spettacolo da veri buongustai !
Dortmund – Lille
Il Signal Iduna Park di Dortmund si prepara ad ospitare un’attesissima sfida: l’andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League tra Borussia Dortmund e Lille. Un primo atto cruciale che vedrà le due squadre contendersi un posto nei quarti di finale della prestigiosa competizione europea.
Il Borussia Dortmund, nonostante abbia superato lo Sporting Lisbona nei playoff con un convincente 3-0 in trasferta e un pareggio a reti inviolate in casa, sta vivendo una stagione altalenante. In Bundesliga, i gialloneri faticano a trovare continuità e occupano attualmente la decima posizione, a sei punti di distanza dalla zona Champions League. L’ultima vittoria per 2-0 contro il St. Pauli, grazie alle reti di Guirassy e Adeyemi, ha interrotto una serie di risultati negativi e ha regalato al Dortmund la seconda vittoria consecutiva in campionato, un traguardo finora inedito in questa stagione.
Il Lille, invece, ha stupito l’Europa con un percorso sorprendente nella “League Phase”, cedendo il passo solo a Sporting e Liverpool. Le vittorie contro le due squadre madrilene e il roboante 6-1 inflitto al Feyenoord nell’ultimo turno hanno messo in mostra il potenziale offensivo dei francesi. Tuttavia, la recente sconfitta per 4-1 contro il Paris Saint-Germain in campionato ha evidenziato alcune lacune difensive, con i “mastini” che sembrano faticare a mantenere la porta inviolata.
Considerando la propensione offensiva di entrambe le squadre e le recenti statistiche, ci si può aspettare una partita ricca di gol. Entrambe le formazioni scenderanno in campo con l’obiettivo di indirizzare la qualificazione già nella gara d’andata. Il Borussia Dortmund, forte del fattore campo, parte leggermente favorito, ma il Lille ha dimostrato di essere un avversario temibile e capace di sorprendere.
PSV – Arsenal
Al Philips Stadion di Eindhoven verrà disputata l’andata del match PSV Eindhoven e Arsenal: sfida che vedrà due squadre con ambizioni diverse contendersi un posto nei quarti di finale.
Gli olandesi, dopo la quattordicesima posizione della “League Phase” ottenuta tra alti e bassi, sono riusciti ad avere la meglio sulla Juventus nel doppio confronto dei playoff, ribaltando il 2-1 subito all'”Allianz Stadium” con il 3-1 ottenuto ai supplementari tra le mura amiche, dimostrando carattere e voglia di ottenere il passaggio del turno.
I calciatori di Bosz non vivono però un buon momento nella propria nazione. La vittoria in campionato manca da ben quattro turni, con i tre pareggi (Nijmegen, Willem II e Utrecht) e la sconfitta per 3-2 giunta sabato pomeriggio in casa dei Go Ahead Eagles (che il mercoledì precedente aveva inoltre estromesso le “lampadine” dalla coppa nazionale), che sembrano aver aperto qualche crepa.
Tutt’altra storia per quanto riguarda gli inglesi: i “gunners” hanno infatti staccato in anticipo il pass per gli ottavi di finale, grazie al terzo posto ottenuto nella “fase campionato”, mostrando prestazioni di livello, dimostrando grande solidità difensiva (solo tre gol subiti) e un attacco prolifico (media di due gol a partita), con solo Atalanta (pareggio a reti bianche) e Inter (sconfitta per 1-0) che sono riuscite a fermare la squadra di Arteta.
La Premier League sembra tuttavia essere ormai fuori portata ber i biancorossi: nonostante una partita da recuperare rispetto al Liverpool, pagano ben tredici punti di distacco dalla prima posizione.
Riuscirà il Philips Stadion a rimanere il fortino che ha permesso al PSV di eliminare la Juventus, o l’Arsenal saprà trovare la giusta chiave per uscire vincitori già da questo match di andata e poter gestire il ritorno all'”Emirates Stadium”?
Inter – Feyenoord
L’Inter, unica squadra italiana rimasta in corsa nella competizione, si prepara ad affrontare il Feyenoord, formazione olandese che ha eliminato i cugini del Milan nel turno precedente. Un incrocio che aggiunge ulteriore pepe a questa sfida degli ottavi di finale.
I nerazzurri hanno concluso la “League Phase” al quarto posto, garantendosi l’accesso diretto agli ottavi di finale. Il loro percorso è stato caratterizzato da sei vittorie, un pareggio (0-0 all’esordio contro il Manchester City) e una sola sconfitta nella trasferta di Leverkusen. La squadra ha mostrato solidità difensiva, subendo solo tre gol, e un attacco efficace, con 12 reti segnate.
Tuttavia, l’Inter affronta questa partita con diverse assenze importanti a causa di infortuni. L’ultimo stop significativo è quello di Dimarco, uscito durante la sfida di campionato contro il Napoli per una contrattura ai flessori della coscia destra, che potrebbe tenerlo fuori per circa tre settimane. A lui si aggiungono i lungodegenti Darmian, Carlos Augusto e Zalewski. Questa situazione potrebbe portare l’allenatore Simone Inzaghi a rivedere il modulo tattico o a schierare Dumfries sulla corsia sinistra.
Il Feyenoord torna al “Meazza” quindici giorni dopo aver eliminato il Milan, con l’obiettivo di sorprendere anche l’Inter. Il nuovo tecnico Robin Van Persie, subentrato dopo l’esonero di Priske e al “traghettatore” Bosschart, ha esordito in Eredivisie con un pareggio 0-0 contro il NEC Nijmegen, adottando un offensivo 4-2-3-1 che potrebbe riproporre anche in questa occasione.
Inoltre, la KNVB (Federazione calcistica dei Paesi Bassi) ha accolto la richiesta del Feyenoord di posticipare la partita contro il Groningen, inizialmente prevista per sabato 8 marzo, al 2 aprile. Questo permetterà ai giocatori olandesi di concentrarsi al massimo sulla doppia sfida di Champions League. L’Inter, invece, scenderà regolarmente in campo nel derby contro il Monza nel prossimo weekend.
Nonostante le difficoltà, l’Inter dovrebbe sfruttare il fattore campo per indirizzare positivamente il discorso qualificazione. Tuttavia, il turno precedente ha dimostrato che il Feyenoord non va sottovalutato, per evitare spiacevoli sorprese.
Paris SG – Liverpool
L’ottavo di finale tra Paris Saint-Germain e Liverpool si preannuncia come una finale anticipata di questa UEFA Champions League.
La squadra di Luis Enrique, dopo un avvio incerto nella competizione, ha saputo invertire la rotta, ottenendo cinque vittorie consecutive e segnando 18 gol, con una media impressionante di 3,6 reti a partita, subendo solo tre gol nello stesso periodo. Tuttavia, i parigini hanno mostrato difficoltà contro le squadre di alto livello, perdendo contro Arsenal (2-0 all’Emirates Stadium), Atlético Madrid (2-1 al Parc des Princes) e Bayern Monaco (1-0 all’Allianz Arena), riuscendo a vincere solo contro un Manchester City in difficoltà.
Questa sfida contro la capolista della Premier League rappresenta un banco di prova fondamentale per valutare le ambizioni dei campioni di Francia in carica.
Il Liverpool arriva all’incontro dopo aver dominato la fase precedente, con sette vittorie consecutive prima di una sconfitta ininfluente contro il PSV Eindhoven. La squadra di Slot ha mantenuto un livello altissimo sia contro squadre di fascia alta che bassa, dimostrando solidità sia in Champions League che in Premier League, dove ha un vantaggio di tredici punti sull’Arsenal, secondo in classifica.
La principale sfida per il club del Merseyside potrebbe essere mantenere questo standard elevato, con le pressioni che inevitabilmente aumenteranno negli scontri diretti.
Ci si aspetta comunque un match di andata molto spettacolare, ma anche combattuto e teso, che potrebbe essere deciso da episodi sporadici, tra queste due giganti del calcio europeo.
B.Monaco – B. Leverkusen
Dopo l’exploit dell’anno scorso il calcio tedesco sembra rientrato nei ranghi e il derby fra le due migliori squadre dell’ultimo biennio non appare particolarmente eccitante. I bavaresi hanno un cospicuo vantaggio in patria ma questo non ha molto significato in quanto la squadra di Alonso da due anni sta muovendosi molto bene a livello europeo. E anche il tecnico spagnolo ci sembra superiore, almeno in questo momento, al suo rivale. Confronto fratricida che rimane quindi estremamente aperto e che potrebbe rimanerlo fino agli sgoccioli del ritorno che si disputerà sullo stesso campo che ospiterà poi la finalissima della competizione. E malgrado il campo amico pensiamo proprio che nessuna squadra tedesca sarà protagonista quella sera
Benfica – Barcellona
Dopo lo scontro teutonico eccoci a quello iberico con un prono che qua pende decisamente dalla parte del giovane Barca del coach, tedesco, Flick. I portoghesi hanno certamente compiuto un percorso mirabile fin qui ma hanno “pescato” decisamente male e in questo nuovo format può succedere eccome a chi non rientra tra le prime otto. Sarà solo un passaggio riteniamo per i blaugrana che sono ormai in cima ai pensieri anche dei book come possibili pretendenti al titolo. C’è da augurarsi comunque di vedere due partite interessanti in cui i portoghesi giochino a testa alta il loro ottimo calcio, evitando speculazioni che non avrebbero altro effetto che sporcare l’ottima fase campionato disputata. Occasione imperdibile per Lamine e i suoi fratelli che, tabellone alla mano, sembrano proprio avete un telepass per la finale di Monaco ma la strada è lunga e, come ben sappiamo, coi più giovani mai abbassare la tensione. E quindi fin dalla trasferta al Da Luz il buon Flick dovrà tenere accesi i suoi campioncini che possono riportare in alto il Barca dopo qualche stagione di latitanza
Preview partite di ritorno playoff Champions
Milan – Feyenoord
Il ritorno dei playoff di Champions League tra Milan e Feyenoord si preannuncia come una sfida cruciale, con i rossoneri chiamati a ribaltare l’1-0 subito all’andata al De Kuip di Rotterdam. In quella partita, un errore del portiere Maignan – con il quale la società sembra aver nel frattempo trovato l’accordo per il rinnovo contrattuale – ha permesso a Paixão di segnare al 3’ minuto, consegnando la vittoria agli olandesi.Nel match di andata, i rossoneri hanno mostrato un approccio iniziale incerto, pagando caro l’errore difensivo che ha portato al gol di Paixão. Nonostante il possesso palla e alcune occasioni create, la squadra di Conceição non è riuscita a concretizzare, trovando difficoltà nel superare la difesa ben organizzata dei biancorossi. Nervosismo portato anche in sala stampa dal tecnico portoghese, che ha abbandonato la conferenza post-partita dopo una sola domanda. Per il ritorno a San Siro, i rossoneri potrebbero continuare a schierarsi con un modulo offensivo, con tre calciatori sulla trequarti per per supportare Santiago Giménez – autore del gol vittoria contro l’Hellas Verona nell’ultima partita di campionato – e aumentare la creatività in fase avanzata. Inoltre, la gestione delle fasce sarà cruciale: dopo la prestazione impattante di sabato sera, anche Jiménez si candida per una maglia da titolare, anche se rispetto all’andata è fondamentale la possibilità di recuperare quantomeno Musah per la zona mediana.Dopo il successo dell’andata, il tecnico ad interim Pascal Bosschaart potrebbe adottare un approccio ancora più prudente, focalizzandosi su una difesa compatta e ripartenze veloci. Le possibili assenze del capitano Timber, in dubbio per l’infortunio al ginocchio nel match di andata, potrebbe influire sulla solidità del centrocampo, mentre quella di Ueda in attacco porterà certamente a dover rivedere anche il reparto offensivo, con possibilità di vedere adattamenti tattici per mantenere l’equilibrio della squadra.Nonostante la sconfitta dell’andata, il Milan ha le qualità per ribaltare il risultato, soprattutto contando sul fattore campo e sull’esperienza internazionale dei suoi giocatori. Tuttavia, il Feyenoord ha dimostrato di essere un avversario ostico e ben organizzato. Fondamentale sarà l’aspetto psicologico che proporranno Leao e compagni: sarà quello vincente visto a Madrid o quello pessimo di Zagabria?
Bayern – Celtic
Il ritorno dei playoff di Champions League tra Bayern Monaco e Celtic Glasgow si preannuncia come una sfida avvincente, con i bavaresi che partono da un vantaggio di 2-1 ottenuto all’andata al Celtic Park. In quella partita, le reti di Olise e Kane hanno messo in difficoltà gli scozzesi, nonostante il gol di Maeda abbia mantenuto vive le speranze per la squadra di Rodgers.Nel match di andata, i bavaresi hanno mostrato superiorità tecnica e tattica, dominando il possesso palla e creando diverse occasioni da gol. Tuttavia, i “Celts” sono riusciti a rimanere in partita con resilienza, grazie a una difesa compatta e a rapide ripartenze. Il gol di Maeda è stato il frutto di una di queste azioni, sfruttando un momento di disattenzione della difesa tedesca.Per il ritorno all’Allianz Arena, entrambe le squadre potrebbero apportare modifiche tattiche per cercare di ottenere il risultato desiderato.Kompany potrebbe optare per un approccio più offensivo sin dai primi minuti, cercando di chiudere la partita rapidamente. Potrebbe schierare una formazione con esterni alti come Leroy Sané e Kingsley Coman per allargare la difesa avversaria e creare spazi per gli inserimenti centrali di Kane e dei centrocampisti. Inoltre, l’inserimento di Joshua Kimmich in posizione avanzata potrebbe garantire maggiore creatività nella costruzione del gioco.Rodgers, consapevole della necessità di segnare almeno un gol per riequilibrare il punteggio, potrebbe adottare una strategia più aggressiva rispetto all’andata. L’inserimento di attaccanti come Idah, in forma dopo le recenti prestazioni, potrebbe offrire maggiore peso offensivo. Allo stesso tempo, sarà fondamentale mantenere una solida organizzazione difensiva per contenere le avanzate del Bayern e sfruttare eventuali spazi in contropiede.Nonostante la determinazione del Celtic e la loro capacità di sorprendere, il Bayern Monaco rimane il favorito per il passaggio del turno. La qualità e la profondità della rosa bavarese, unite al vantaggio casalingo, rappresentano fattori chiave a loro favore. Tuttavia, il calcio è imprevedibile, e una prestazione ispirata degli scozzesi, come alcune già viste nel turno precedente, potrebbe ribaltare le aspettative.
Paris SG – Brest
Il ritorno dei playoff di Champions League tra Paris Saint-Germain e Brest si preannuncia come una formalità per i parigini, forti del netto 3-0 ottenuto all’andata al Stade de Roudourou. In quella partita, una doppietta di Dembélé e un rigore trasformato da Vitinha hanno messo in seria difficoltà la formazione bretone.Nel match di andata, il Paris ha dimostrato una chiara superiorità tecnica e tattica. La squadra di Luis Enrique ha dominato il possesso palla e creato numerose occasioni da gol, mettendo in evidenza la fragilità difensiva del Brest.Con un vantaggio di tre gol, il tecnico della squadra locale potrebbe optare per una gestione oculata delle energie in vista dei prossimi impegni. È possibile che dia spazio a giocatori meno impiegati, mantenendo comunque un assetto offensivo per evitare sorprese. La solidità difensiva comunque resterà una priorità per evitare di riaprire la qualificazione.Gli ospiti si trovano di fronte a una missione quasi impossibile. Per tentare una rimonta storica, dovrebbero adottare un atteggiamento più aggressivo, magari schierando un modulo offensivo con due punte e due esterni. Tuttavia, i “pirati” non sono abituati a questo tipo di gioco e ciò dunque aumenterebbe il rischio di esporsi alle ripartenze veloci dei parigini, vanificando già in partenza le già residue possibilità. Sarà dunque molto curioso vedere quali saranno i correttivi che Roy deciderà di attuare. Considerando il risultato dell’andata e la differenza qualitativa tra le due squadre, ovviamente il Paris Saint-Germain è nettamente favorito per il passaggio del turno. Il Brest dovrebbe compiere un’impresa straordinaria, probabilmente ai limiti dell’impossibile, per ribaltare il risultato. Tuttavia, non va dimenticato che il calcio è imponderabile e il Paris è stato già rimontato da una situazione addirittura di quattro gol di vantaggio: era la stagione 2016/17, con il Barcellona della MSN (Messi-Suarez-Neymar) che vinse 6-1 al “Camp Nou” dopo il 4-0 del “Parc des Princes”.Certo è però che questo Brest non è quel Barcellona e ci aspettiamo dunque un facile passaggio del turno per gli uomini di Luis Enrique.
PSV – Juventus
Ricco di tensione e aspettative il match tra PSV Eindhover e Juventus. Nella partita di andata, disputata all’Allianz Stadium, i bianconeri hanno ottenuto una vittoria di misura per 2-1, grazie alle reti di Weston McKennie e del giovane talento Samuel Mbangula. Il PSV ha risposto con un gol di Ivan Perišić, mantenendo vive le speranze per il match di ritorno.Gli olandesi sono chiamati a ribaltare il risultato davanti al proprio pubblico e adotteranno certamente un atteggiamento più aggressivo, aumentando la pressione sulla difesa bianconera fin dai primi minuti. I calciatori di Bosz dovranno però certamente mostrare più attenzione difensiva, dato che anche nel campionato nazionale hanno incassato due reti in casa dall’Utrecht, in una partita dominata per occasioni.Durante l’incontro di andata, la squadra di Thiago Motta ha mostrato una solida organizzazione difensiva e una capacità di capitalizzare le occasioni offensive. Il vantaggio è però minimo e Thiago Motta dovrà cercare di controllare il possesso palla e sfruttare al massimo le occasioni che i biancorossi dovranno giocoforza concedere. Di certo la recente vittoria della Juventus nel “Derby d’Italia” contro l’Inter, decisa dal gol di Conceição, ha sicuramente rafforzato il morale della squadra torinese e questo successo potrebbe rappresentare un ulteriore stimolo in vista della sfida europea.Gli ospiti hanno ovviamente un leggero vantaggio, ma occhio al fattore campo, con il pubblico del “Philips Stadion” che farà di tutto per spingere le “lampadine” alla vittoria, anche sei gli zebrati, su cinque precedenti, sono tornati dai Paesi Bassi solamente una volta con una sconfitta, nel lontano 1997/98: a Rotterdam, contro il Feyenoord, la Juve di Lippi cedette il passo per 2-0 grazie alla doppietta di un giovanissimo “El Jardinero” Cruz, che poi vestì in Italia le maglie di Bologna, Inter e Lazio.